(ANSA) - ROMA, APR 18 - La Russia starebbe preparando una
grande offensiva nell'est dell'Ucraina, che scatterà a breve. Lo
ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è
tornato a chiedere armi all'Occidente definendo ogni ritardo
nelle forniture come un "permesso alla Russia per uccidere" la
sua gente. "Le truppe russe si stanno preparando per
un'operazione offensiva nell'est del nostro Paese. Che inizierà
nel prossimo futuro", ha detto Zelensky nel suo ultimo
videomessaggio. "Vogliono letteralmente distruggere e mettere
finire al Donbass - ha aggiunto il presidente ucraino -. Mentre
stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre
città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk". E nelle
ultime ore proprio le autorità del Luhansk hanno invitato i
residenti a evacuare immediatamente la regione sudorientale. "La
prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe
essere l'ultima volta che abbiamo ancora la possibilità di
salvarvi", ha detto il capo dell'amministrazione regionale
Sergei Gaidai. Sempre più critica intanto la situazione a
Mariupol. Un consigliere del sindaco della città portuale
assediata, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe
hanno annunciato che da oggi Mariupol sarà chiusa in ingresso e
in uscita e che gli uomini che resteranno in città "saranno
controllati" per essere "ricollocati". Un gruppo per i diritti
umani della Crimea ha denunciato inoltre che i russi avrebbero
portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei
quali ricoverati in ospedale, per condurli "nel Donetsk occupato
e nel Taganrog russo". Per opporsi a tutto questo l'Ucraina ha
bisogno di altre armi, ribadisce Zelensky. "Stiamo facendo di
tutto per garantire la difesa - afferma il presidente ucraino
nel suo ultimo videomessaggio -. Siamo grati a coloro che
aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma chi ha le armi e
le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritarda nella loro
fornitura deve sapere che il destino di questa battaglia dipende
anche da lui. Il destino delle persone che possono essere
salvate. Ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un
permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini", ha
sferzato l'Occidente. "Il mondo democratico - continua Zelensky
- deve rispondere a ciò che stanno facendo gli occupanti nel sud
del nostro Stato, nelle regioni di Kherson e Zaporizhya. Lì
vengono costruiti centri di tortura, le autorità locali e
chiunque sia ritenuto visibile alle comunità locali viene
rapito. Gli insegnanti vengono ricattati, i soldi per le
pensioni vengono rubati, gli aiuti umanitari vengono bloccati e
le persone muoiono di fame. Gli occupanti stanno anche cercando
di spaccare sull'esempio delle cosiddette repubbliche
separatiste di Donetsk e Luhanks, trasferendo questo territorio
alla zona del rublo e subordinandolo alla macchina
amministrativa russa". Spunta intanto online una foto che
mostrerebbe la nave da guerra russa Moskva colpita da un missile
in mare. La fonte dell'immagine non è chiara e non è al momento
stato possibile verificarne l'autenticità. Osservatori militari
affermano però che la fotografia potrebbe essere autentica.
Sull'incrociatore affondato giovedì scorso nelle acque del Mar
Nero sarebbero morti 40 marinai russi e molti altri sarebbero
rimasti feriti, secondo il racconto della madre di un membro
d'equipaggio sopravvissuto. (ANSA).
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