Subito prima di ritirarsi, domani, nella settimana degli esercizi spirituali di Quaresima, che quest'anno per l'emergenza-Covid si svolgono in Vaticano anziché nella quiete di Ariccia, papa Francesco mette mano al rinnovamento in caselle di primo piano per gli equilibri della Curia romana.
Il Pontefice ha infatti accettato oggi la rinuncia all'incarico di prefetto della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti presentata dal cardinale Robert Sarah.
Il porporato guineano, considerato un esponente dell'ala conservatrice nel Collegio cardinalizio e nella Curia vaticana, aveva presentato come da prassi le sue dimissioni alla scadenza dell'età canonica dei 75 anni, cioè il 15 giugno scorso. Francesco non ha ancora nominato il successore.
Di particolare rilievo anche l'altro ricambio decretato da Bergoglio, che ha accettato la rinuncia agli incarichi di vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, di arciprete della Basilica di San Pietro e di presidente della Fabbrica di San Pietro presentata dal card. Angelo Comastri, 77 anni.
Ha quindi nominato a succedere a Comastri negli stessi incarichi il card. Mauro Gambetti, 55 anni, dei Frati minori conventuali, già Custode generale del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi.
Con Sarah, coriaceo difensore della Tradizione liturgica e dottrinale della Chiesa cattolica, esce di scena quello che era ritenuto una sorta di capofila della 'fronda' interna alle innovazioni, reali o solo ipotizzate, di papa Bergoglio.
Scalpore, nei tempi recenti, ha suscitato il suo libro a quattro mani col Papa emerito Benedetto XVI - che poi però ha ritirato la sua firma - contro i possibili cambiamenti sul controverso tema del celibato sacerdotale, che, pubblicato subito dopo il Sinodo sull'Amazzonia, ha contribuito a 'stoppare' le ventilate aperture del Papa - che infatti non ci sono state - sulla questione dei 'viri probati', l'ordinazione sacerdotale, richiesta da diversi vescovi delle aree più remote del Brasile, di uomini sposati di provata fede e capacità pastorale.
A dir poco gelido, oggi, il saluto del card. Sarah su Twitter: "Oggi il Papa ha accettato le dimissioni dal mio ufficio di Prefetto della Congregazione per il Culto Divino dopo il mio settantacinquesimo compleanno. Sono nelle mani di Dio. L'unica roccia è Cristo. Ci rivedremo molto presto a Roma e altrove".
Per raggiunti limiti di età è anche il pensionamento del card. Comastri, illustre predicatore, ex vescovo di Massa Marittima-Piombino ed ex arcivescovo-prelato di Loreto, amico personale di Madre Teresa di Calcutta, molto benvoluto da papa Wojtyla specie nelle ultime fasi della sua vita.
Se qualche 'nube' si è addensata sul suo operato come vicario generale in Vaticano, esse riguardano la vicenda degli abusi nel Preseminario dei "chierichetti del Papa", dal momento che, secondo le risultanze processuali, sarebbe stato tra coloro che "chiusero il caso" senza dare seguito alle denunce e lettere anonime. E anche il fatto che il 30 giugno dello scorso anno papa Francesco ha commissariato la Fabbrica di San Pietro, presieduta da Comastri, "per fare chiarezza sull'amministrazione" e la gestione degli appalti, con annesso sequestro anche di pc e documenti autorizzato dalla magistratura vaticana.
Al suo posto, Bergoglio ha chiamato vicino a sé in Vaticano una figura di cui ha molta stima, l'ex custode francescano del Sacro Convento Mauro Gambetti, che il 3 ottobre scorso lo ha accolto ad Assisi per la firma dell'enciclica 'Fratelli tutti' sulla tomba di San Francesco e che subito dopo è stato da lui creato cardinale nel Concistoro del 28 novembre.