(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 15 MAR - Il sindaco di Kiev,
Vitaly Klitschko, ha invitato papa Francesco a recarsi in visita
nella capitale ucraina. "Crediamo che la presenza di persona dei
leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite
umane e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel
nostro Paese e oltre", afferma Klitschko in una lettera inviata
al Pontefice e datata 8 marzo. "Offriamo il nostro aiuto su
tutto ciò che potrebbe essere necessario a Sua Santità",
aggiunge il sindaco della città assediata dalle forze armate
russe.
Il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas
Kulbokas, ha confermato l'invio dell'invito al Papa da parte del
sindaco di Kiev.
"Se un viaggio a Kiev non è possibile - scrive Klitschko
nella sua lettera -, chiediamo gentilmente una videoconferenza
congiunta, da registrare o trasmettere in diretta. Saranno
compiuti sforzi per includere il presidente Zelensky in questa
chiamata". "Ci appelliamo a Lei, come leader spirituale, perché
mostri la Sua compassione, e stia con il popolo ucraino
diffondendo insieme l'appello alla pace", conclude il sindaco
nel suo invito a Francesco.
Interpellato dai giornalisti, anche il direttore della Sala
stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha confermato l'invito
giunto da Kiev. "Il Santo Padre ha ricevuto la lettera del
sindaco della Capitale ucraina ed è vicino alle sofferenze della
città, alla sua gente, a chi ne è dovuto fuggire e a chi è
chiamato ad amministrarla", ha dichiarato il portavoce vaticano.
"Prega il Signore che siano protetti dalla violenza - ha
aggiunto -. E per loro e per tutti ribadisce l'appello fatto
domenica scorsa con la Preghiera dell'Angelus: 'Davanti alla
barbarie dell'uccisione di bambini, di innocenti e di civili
inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c'è solo da
cessare l'inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le
città a cimiteri'".
Per ora, per manifestare concretamente la sua vicinanza e il
suo aiuto alla popolazione ucraina, specialmente a quella
costretta a fuggire dalle proprie città, il Papa ha mandato in
missione nel Paese e nei territori immediatamente circostanti
due cardinali: l'elemosiniere Konrad Krajewski, polacco, e il
prefetto per lo Sviluppo umano integrale Michael Czerny, gesuita
canadese di origine cecoslovacca.
Resta ora da vedere quale ulteriore esito potrà avere
l'invito giunto direttamente al Pontefice dalla capitale
ucraina.
Intanto, oggi Bruni ha anche annunciato che venerdì 25 marzo,
durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle
17.00 nella Basilica di San Pietro, papa Francesco consacrerà la
Russia e l'Ucraina all'Immacolato Cuore di Maria. Lo stesso
atto, come inviato del Pontefice, sarà compiuto lo stesso giorno
dal card. Krajewski a Fatima. (ANSA).