(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 31 MAR - "Occorre superare gli
scontri ideologici tra conservatori e progressisti, che
paralizzano la vita e la missione della Chiesa". Lo scrive il
cardinale tedesco Gerhard Mueller, ex Prefetto della Dottrina
della fede, in un libro in cui mette in evidenza il ruolo del
Papa nella Chiesa cattolica. E dunque "l'unità della Chiesa non
deriva dalla trasmissione storica di diverse opinioni su Dio, ma
dalla sua rivelazione nella storia della salvezza", sottolinea
nel libro "Il Papa. Ministero e Missione", edito da Cantagalli,
uscito oggi nelle librerie.
E allora per il cardinale tedesco il Papa ha un compito
preciso: quello di richiamare i vescovi che si discostano dalla
dottrina. "I propagatori di eresie", per il cardinale tedesco
"mettono a rischio la verità della fede, la salvezza delle anime
e distruggono la Chiesa e l'intero cristianesimo. Per questo
Roma, il luogo del martirio di Pietro, doveva diventare il luogo
dell'ortodossia, la roccia di Pietro su cui devono infrangersi
tutte le eresie".
Riguardo a Papa Francesco, Mueller riconosce che "mette
continuamente in guardia i cristiani da uno stile di vita
mondano e dall'adeguamento della Chiesa al mondo, come se la
Chiesa di Cristo fosse soltanto una delle tante organizzazioni
di carattere umanitario-spirituale". "Papa Francesco non ha
fatto altro che adempiere la sua missione di avvocato
dell'umanità, per essere la coscienza del mondo, quando si è
recato sull'isola di Lesbo, snodo cruciale della crisi
migratoria europea. Nessun politico o opinionista ha trovato il
coraggio e la forza di mettere al centro della politica europea
la tragedia dei migranti che annegano a migliaia tra le
sofferenze nel Mar Mediterraneo. Il Papa critica con grande
coraggio il capitalismo selvaggio" come "un potere che uccide.
Stigmatizza con determinazione ogni guerra come fratricidio
nella famiglia dei popoli".
La Chiesa "non è una comunità di idee e valori astratti" ma
c'è una dottrina salvifica che deve essere garantita dal Papa e
"le condizioni per l'ammissione ai sacramenti non possono essere
cambiate dal Papa". "I sacramenti - spiega il cardinale - non
sono altro che i social media per comunicare con Dio nel
Facebook di Gesù e con i suoi follower in tutto il mondo, i
pesci raccolti dalla rete di Pietro".
Mueller conclude: "Per il Papa si tratta di superare la
passività e la rassegnazione di fronte all'estrema
secolarizzazione e di porre fine ai paralizzanti conflitti
interni tra ideologie tradizionaliste e moderniste" perché "se
all'esterno la Chiesa offre al di fuori un'immagine di sconcerto
e di lotte intestine, non ci si può aspettare che qualcuno la
percepisca come testimone credibile dell'amore di Dio". (ANSA).