(di Manuela Tulli)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 18 MAG - Paura questa sera in
Vaticano. Un uomo ha forzato uno dei varchi di ingresso con la
sua auto, si è poi addentrato a tutta velocità mettendo a
soqquadro la vita del piccolo Stato. Non ha ascoltato l'alt
della Guardia svizzera né della Gendarmeria che erano a Porta
Sant'Anna, il varco dal quale si è verificata l'irruzione. Per
fermarlo gli agenti hanno dovuto sparare alle gomme dell'auto
ma, correndo all'impazzata, l'uomo è riuscito comunque ad
arrivare con il suo mezzo fino al Cortile di San Damaso,
praticamente l'ingresso del Palazzo apostolico. Qui è sceso
dalla macchina ed è stato arrestato.
Prontamente era stata messa in sicurezza l'area di Santa
Marta dove vive Papa Francesco.
Sembra una scena da film ma è quanto è accaduto stasera
dentro il Vaticano. Un episodio di cui non si ricorda un
precedente simile.
Questa sera, dopo le 20.00, un'automobile ha raggiunto
l'ingresso di Sant'Anna al Vaticano. Noncurante delle
indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera
Pontificia, che gli impedivano l'accesso nello Stato senza le
relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall'ingresso
e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità,
forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del
Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.
Nel tentativo di fermare l'autovettura, l'ispettore della
Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola
in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo
colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l'auto ha
proseguito la propria corsa. Essendo stato rapidamente diramato
via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il
Portone della Zecca, che permette l'accesso alla parte
posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e
a Piazza Santa Marta. L'autovettura nel frattempo ha raggiunto
il Cortile di San Damaso, arrivando praticamente all'ingresso
del Palazzo apostolico, di notte praticamente vuoto perché Papa
Francesco ha scelto appunto di vivere a Santa Marta.
L'uomo è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in
stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria.
Ha circa 40 anni e, da quanto si apprende, sarebbe di
nazionalità italiana. E' stato sottoposto immediatamente a una
visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato
della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di
alterazione psicofisica.
Attualmente - riferiscono dalla sala stampa vaticana - la
persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali
della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell'Autorità
Giudiziaria. (ANSA).