(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 27 MAG - Anche l'Osservatore
Romano rende il suo tributo al Giro d'Italia che si chiude
domani a Roma. Il giornale del Papa pubblica la lettera inedita
che Gino Bartali ha scritto il 10 febbraio 1959 a Giovanni XXIII
per chiedere la possibilità di un'udienza alla squadra
ciclistica della quale era direttore sportivo.
La richiesta venne accolta "ben volentieri" da Papa Roncalli,
come testimonia anche la sigla (LC) apposta da monsignor Loris
Francesco Capovilla, suo segretario particolare e poi cardinale.
Analoga lettera Bartali — dimostrando consuetudine nei rapporti
con i Papi — ha scritto al maestro di camera monsignor Mario
Nasalli Rocca di Corneliano per mettere a punto i dettagli
dell'udienza. Di Bartali, terziario carmelitano, è in corso la
causa di canonizzazione.
L'Osservatore dedica oggi due intere pagine al ciclismo e al
Giro. Ricorda anche che fu il cardinale patriarca di Venezia,
Albino Luciani, a dare simbolicamente il via al Giro d'Italia
del 1972. "Se tutto lo sport è umano, per noi italiani il 'Giro
d'Italia' è umanissimo", disse il futuro Papa in quella
occasione.
Domani, nel cuore di Roma, ci saranno anche sei ciclisti di
Athletica Vaticana - Vatican Cycling a pedalare con le e-bike
nell'ultima tappa del Giro-E. Con partenza da Castel Sant'Angelo
e traguardo ai Fori Imperiali dove, poche ore dopo, arriverà la
maglia rosa con i ciclisti del Giro d'Italia. La "squadra del
Papa", che fa parte dell'Unione ciclistica internazionale,
pedalerà in particolare per sostenere il Centro per le cure
palliative pediatriche aperto dall'ospedale Bambino Gesù a
Passoscuro. (ANSA).