(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 17 GIU - Si sono svolti ieri,
venerdì 16 giugno, nel Camposanto Teutonico in Vaticano, i
funerali di Burkhard Scheffler, morto a 61 anni la mattina del
25 novembre 2022, sui cartoni dove aveva trascorso la notte
sotto il colonnato di piazza San Pietro.
Aveva parlato di questa vicenda anche Papa Francesco. "Penso
a quell'uomo cosiddetto 'di strada', tedesco, che morì sotto il
colonnato, solo, abbandonato. È Gesù per ognuno di noi", aveva
detto il Papa il 2 aprile scorso, durante l'omelia della
Domenica delle Palme.
Scheffler - ricordano i media vaticani - era nato a Gladbeck
il primo maggio 1961. Era arrivato a Roma intorno al 2010,
vivendo per le strade del quartiere che confina con il Vaticano.
A dargli da mangiare erano le Missionarie della Carità e i
volontari della Comunità di Sant'Egidio, che hanno le mense
intorno a piazza San Pietro, ma anche i gestori di alcuni bar,
che conoscevano Burkhard come un ospite discreto, timido e
silenzioso. Era solito dormire anche in strada; non voleva
passare la notte in strutture d'emergenza per i senzatetto.
Durante lo stretto lockdown per Covid nella primavera del 2020,
quando i bar avevano chiuso e — a parte i senzatetto — quasi
nessuno era in strada, Scheffler ha commesso quello che può
essere interpretato solo come un atto di disperazione. Ha
minacciato con un coltello un uomo che non voleva dargli
l'elemosina. Un giudice romano lo aveva condannato a più di tre
anni di carcere. Grazie alla sua buona condotta, era stato
rilasciato dopo due anni e mezzo e doveva essere espulso e
rimandato nel suo Paese d'origine, come avviene di solito in
questi casi. Per ragioni non del tutto chiare, ciò non era
avvenuto. Nuovamente aveva dormito per strada. Non più abituato
al freddo, Burkhard Scheffler era morto pochi giorni dopo la sua
scarcerazione, la mattina del 25 novembre 2022, sotto il
colonnato in piazza San Pietro.
L'Arciconfraternita di Nostra Signora sul Campo Santo tedesco
presso San Pietro aveva accettato immediatamente di seppellire
il defunto in condizioni di indigenza nella propria tomba dei
pellegrini. Particolari complicazioni, anche burocratiche, hanno
ritardato il funerale. Nel frattempo, fedeli tedeschi e olandesi
avevano offerto delle donazioni per la cremazione, che era a
carico del Comune di Roma. Quasi sette mesi dopo la sua morte,
Burkhard Scheffler ha trovato la sua ultima dimora in Vaticano,
vicino alla basilica di San Pietro. (ANSA).