(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Francesco è in senso tecnico un
rivoluzionario, uno che rovescia i paradigmi, cambia le
prospettive, ribalta le mentalità e tra le tante rivoluzioni una
è proprio questa: per lui la periferia è il centro, centro e
periferia coincidono". È quanto scrive Andrea Monda, direttore
de L'Osservatore Romano, nella prefazione al libro di Giovanni
Tridente "Pellegrino di periferia. Le visite di Papa Francesco
alle parrocchie romane", in uscita in questi giorni per le
edizioni Amazon.
"Il cuore di un popolo lo s'incontra, lo si tocca andando in
periferia, frequentando il margine del territorio, l'area degli
'scarti'", aggiunge Monda.
L'ultimo lavoro realizzato da Giovanni Tridente - che insegna
giornalismo presso la Facoltà di Comunicazione della Pontificia
Università della Santa Croce ed è corrispondente in Italia della
rivista spagnola Palabra -, prende spunto dalle prime parole
pronunciate da Papa Francesco sei anni fa, dalla Loggia della
Basilica Vaticana la sera del 13 marzo 2013. In quell'occasione,
il Pontefice appena eletto irruppe con quel poco canonico
"buonasera" rivolgendosi alla "comunità diocesana di Roma". E
chiese al "popolo" di benedirlo, per incominciare insieme il
cammino. Un cammino che si è poi concretizzato negli anni
attraverso le visite alle parrocchie della Diocesi, una ventina
quelle realizzate finora, un vero e proprio "apostolato della
periferia".
Partendo dalla periferia nord di Guidonia, passando per Ponte
di Nona, Ottavia, Casal Bernocchi, Ponte Mammolo, Corviale, Tor
de' Schiavi, Labaro e fino all'ultima di pochi giorni fa a San
Giulio a Monteverde, l'autore evidenzia come il Papa abbia
voluto portarsi in territori dove molta gente vive spesso ai
margini e le parrocchie sono l'unica realtà che prova a far
fronte nei limiti del possibile a tante esigenze. Se si prendono
in considerazione le ultime nove visite si calcola un percorso
di 178 chilometri, tanti se si considera che si tratta di
spostamenti in città.
Tra i temi forti di questo apostolato cittadino e periferico
del Vescovo di Roma, tratti dai discorsi che il Papa ha
pronunciato nei diversi incontri, risaltano la condanna delle
"chiacchiere" - un vero e proprio "atto terroristico" secondo
Francesco, che ha stigmatizzato quasi in ogni visita -,
l'esigenza della "preghiera vicendevole", l'urgenza della
"testimonianza esemplare" e della "gioia" che porta
"pace".(ANSA).