(ANSA) - CITTA DI CASTELLO (PERUGIA), 11 APR - Dal
laboratorio e i fornelli del centro di istruzione e formazione
professionale Bufalini di Città di Castello alla mensa della
Caritas: alcuni studenti impegnati negli studi per diventare
chef, magari stellati, che ora preparano pasti per chi si trova
in difficoltà. Un'iniziativa che coinvolgerà per quattro mesi
gli allievi del percorso di istruzione e formazione
professionale per tecnico di cucina.
Nel progetto di impresa simulata intitolato "cuciniAMO",
saranno infatti coinvolti cinque allievi del primo anno. Ogni
mercoledì, giovedì e venerdì - riferisce il Comune di Città di
Castello - creeranno un menù, in modo che i relativi pasti
possano essere distribuiti in aggiunta a quelli preparati della
cucina della Caritas.
"Quest'anno abbiamo deciso di gestire il progetto di impresa
formativa simulata - ha spiegato il presidente del Bufalini,
Giovanni Granci - andando oltre la logica aziendale e produttiva
dedicandola a far conoscere ai ragazzi coinvolti una realtà
sociale molto importante. Per questo abbiamo attivato una
collaborazione con la Caritas di Città di Castello e con la sua
mensa per permettere agli allievi di fare un' esperienza
formativa più profonda".
"La crisi socio economica degli ultimi anni, generata da
molteplici fattori (pandemia, guerra, inflazione) ha determinato
anche nel nostro territorio difficoltà per molti a soddisfare
esigenze primarie", ha precisato il direttore della Caritas,
Gaetano Zucchini. "Nel corso dell'ultimo biennio - ha aggiunto -
l'attività correlata al sostegno alimentare nella Diocesi è
cresciuta in maniera esponenziale fino ad arrivare agli attuali
100-110 pasti giornalieri preparati presso la mensa Caritas".
Plauso e sostegno all'iniziativa anche dal vescovo, monsignor
Luciano Paolucci Bedini. Anche gli amministratori pubblici del
comuni di Città di Castello e San Giustino hanno definito il
progetto di cucina solidale "una straordinaria occasione di
sinergia fra il mondo della scuola e formazione professionale
con strutture come la Caritas diocesana da sempre in prima linea
nel garantire ai più fragili e alle persone in difficoltà aiuti
concreti e sostegni a partire da quelli primari per il
sostentamento vitale come l'alimentazione". (ANSA).