(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 19 APR - Nuovo caso di abusi in
Pakistan nei confronti di una minorenne cristiana. Meerab Mohsin
è una sedicenne cristiana pachistana di Orangi Town, città
situata nella parte nord-occidentale di Karachi. La minorenne è
stata vittima di violenza sessuale, finalizzata a un matrimonio
forzato, e di conversione forzata alla religione del presunto
responsabile di tale violenza, Noman Abbas. Quest'ultimo ha
precedenti penali per reati analoghi, avendo già venduto due
ragazze del Punjab dopo aver contratto matrimonio con loro.
Meerab Mohsin sarebbe stata costretta al matrimonio nel medesimo
Punjab. La vittima, riferiscono fonti di Aiuto alla Chiesa che
Soffre, è riuscita a scappare e attualmente è in compagnia della
famiglia e della sua avvocata, Tabassum Yousaf, patrocinante
presso l'Alta Corte del Sindh. Attualmente è sottoposta ad
accertamenti medici aventi lo scopo di certificare sia l'abuso
sessuale sia la sua minore età.
Il caso è stato portato all'attenzione della Corte di Karachi
ai sensi della legge sulla limitazione dei matrimoni infantili
del Sindh del 2013. "L'auspicio - sottolinea Acs - è che le
istituzioni pachistane si attivino allo scopo di approvare una
normativa che tuteli in tutto il Paese le minorenni appartenenti
alle minoranze religiose. Quello di Meerab Mohsin non è infatti
un caso isolato. Sono stati pubblicati dati relativi ai casi
registrati, ma tali dati sottostimano quelli reali perché non
tutti vengono denunciati e resi noti". Acs stima infatti che i
reati di questo tipo, perpetrati ai danni di donne e ragazze
delle minoranze, a cominciare da quella cristiana, siano circa
2.000 l'anno. Aiuto alla Chiesa che Soffre è impegnata nella
raccolta fondi per il rinnovo annuale del sostegno garantito
attraverso il fondo a tutela delle ragazze e delle donne
cristiane del Pakistan. Scopo principale di tale fondo è quello
di fornire assistenza legale alle vittime di sequestri,
matrimoni forzati e conversioni coatte. (ANSA).