(ANSA) - ROMA, 23 SET - Una tutela efficace dei minori
richiede la collaborazione di tutte le componenti ecclesiali: è
stato sottolineato nel corso della conferenza internazionale "La
nostra missione comune è proteggere i figli di Dio", conclusasi
a Varsavia. Durante i quattro giorni dei lavori, delegati della
Chiesa di 20 paesi dell'Europa Centro-Orientale hanno ascoltato
conferenze e discusso a gruppi sugli aspetti spirituali,
teologici, legali e pastorali della crisi legata agli abusi
sessuali sui minori da parte di sacerdoti.
All'inizio dei lavori, la prof.ssa Hanna Suchocka della
Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha ammesso che
inizialmente sembrava che il problema degli abusi sessuali
avesse evitato l'Europa Centro-Orientale. Si è scoperto,
tuttavia, che ciò non è vero, pertanto "abbiamo deciso che
sarebbe stata utile una conferenza dei rappresentanti di questa
regione".
L'arcivescovo Stanislaw Gadecki, Presidente della Conferenza
Episcopale Polacca, ha dichiarato che i partecipanti si sono qui
riuniti "per guarire sé stessi dall'indifferenza, e ancor più
dal sottovalutare le ferite" delle vittime. A sua volta, il
Card. Sean O'Malley, Presidente della Pontificia Commissione per
Tutela dei minori, ha sottolineato la "necessità di una
conversione pastorale" che inizia con il riconoscimento della
verità su quanto accaduto e l'ascolto delle vittime. Ha indicato
che la cura di queste persone dovrebbe essere una priorità
pastorale della Chiesa".
Durante i Vespri, insieme alle preghiere per le persone
ferite, i partecipanti alla conferenza hanno ascoltato le
testimonianze di due vittime di abusi sessuali.
Don Tomas Halik, sacerdote di Praga, nella Repubblica Ceca,
ha osservato che "la pandemia di abusi sessuali, psicologici e
spirituali, di abuso di potere e di autorità da parte dei membri
del clero, gradualmente rivelata, a lungo nascosta e
banalizzata, è uno degli aspetti della profonda crisi della
Chiesa nel mondo di oggi".
Durante i lavori, i partecipanti hanno anche conosciuto
esempi dell'opera della Chiesa nell'Europa Centro-Orientale nel
campo della prevenzione degli abusi su minori e dell'aiuto alle
vittime di questi crimini. Sono stati presentati esempi di
attività specifiche svolte in Croazia, Ungheria, Repubblica
Ceca, Slovacchia e Polonia. Al convegno hanno partecipato membri
della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, Vescovi,
Superiori Maggiori degli Ordini religiosi maschili e femminili,
nonché laici impegnati nella tutela dei minori in 20 Paesi
dell'Europa Centro-Orientale. Essi rappresentano la Chiesa
cattolica romana e greco-cattolica di Polonia, Albania, Croazia,
Slovenia, Ungheria, Romania, Moldavia, Bulgaria, Repubblica
Ceca, Slovacchia, Ucraina, Russia, Estonia, Lettonia, Lituania,
Bielorussia, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Kosovo. Il
convegno è organizzato dalla Pontificia Commissione per la
Tutela dei minori e dalla Conferenza Episcopale Polacca. (ANSA).