(ANSA) - MILANO, 23 NOV - Dopo il progetto Cod19 (Centro
operativo dimessi), nato in primavera per seguire a domicilio i
malati di Covid-19 dimessi dagli ospedali, arriva ora il Virtual
Hospital per l'assistenza domiciliare in modalità virtuale, con
visite fatte per via telematica (in modo da recuperare quelle
saltate o annullate in questi mesi), previo contatto con il
medico di base e aggiornamento del fascicolo sanitario
elettronico del paziente. A realizzarlo è sempre l'Università
Statale di Milano.
Con Cod19 100 specializzandi dell'ateneo hanno assistito 1400
pazienti con due chiamate quotidiane, riuscendo ad evitare
complicazioni più gravi. "Non era però sufficiente e ci siamo
resi conto di come fosse necessario garantire cure ospedaliere
domiciliari - spiega Gian Vincenzo Zuccotti, preside della
facoltà di Medicina della Statale - e dare una televisita che
diventa contemporaneamente lo strumento per recuperare le
milioni di visite ambulatoriali saltate, annullate o ritardate".
Così a maggio il progetto Cod19 si è evoluto in Cod20 (Cure
Ospedaliere Domiciliari) con 36 ambulatori specialistici
virtuali e 196 specialisti disponibili. "L'idea è quella di una
piattaforma che riproduca gli ambulatori specialistici per
erogare le prestazioni da remoto o, per lo meno capire chi va
visitato in presenza in via prioritaria", continua. In sostanza
al momento di richiedere la visita specialistica, il medico di
famiglia può farlo da questa piattaforma internet, inserendo il
paziente in un ambulatorio virtuale. A quel punto partono due
sms che avvertono dell'appuntamento in telemedicina. Al medico
di base che ha in cura il paziente e all'Ats vengono inviati
giornalmente report. Il sistema per ora può contare sui medici
specialisti dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco e ospedale Buzzi di
Milano e a breve lo adotterà anche l'Asst Valtellina, ma può
essere utilizzato da tutta la Lombardia e l'Italia. (ANSA).