Sedie divelte, cavi scoperti,
immondizia a cumuli: da alcuni giorni chi entra nel Palazzo di
giustizia di Torino viene accolto da questo poco confortante
ritratto dei tribunali italiani. Prima dell'atrio infatti è
stata allestita una specie di mostra a cura dell'8/a commissione
permanente di studio dell'Anm. Grandi pannelli con immagini che
compongono il "dossier sull'edilizia giudiziaria". "E' la
fotografia - dicono i curatori - di un Paese i cui palazzi di
giustizia presentano strutture sovente inadeguate e uffici
troppo spesso inospitali e, in alcuni casi, persino insalubri.
Luoghi di lavoro non dignitosi per quanti vi prestano servizio o
li frequentano come utenti".
Sotto una serie di pannelli dai titoli in chiave ironica come
"impressionismo giudiziario" o "raccolta differenziata"
compaiono prese di corrente danneggiate (procura di Roma),
grovigli di fili elettrici (tribunale di Biella), pareti con
gigantesche macchie di umidità o con l'intonaco che cade a pezzi
(Frosinone, Sulmona, Catania e tanti altri), fascicoli ammassati
per ogni dove, scatoloni sparsi per le scale, cassonetti che
rigurgitano sacchi di rifiuti.
I pannelli hanno trovato accanto all'ingresso che conduce
nell'atrio del Palazzo ma la collocazione è un po' defilata
rispetto al percorso di accesso. Non sono molti, quindi, i
curiosi che si soffermano ad esaminare le immagini.
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