Un video per dire "stop al racket
del caro-estinto". E' l'iniziativa del giornalista
radiotelevisivo torinese e studioso del settore Maurizio
Scandurra "per sensibilizzare l'opinione pubblica piemontese sul
commercio delle salme che tuttora colpisce le camere mortuarie
di ospedali ed Rsa".
Il filmato, disponibile dal prossimo 8 dicembre sulla home page
di quotidiani on line di Piemonte e Nord Ovest, è stato girato
nello storico cimitero napoleonico di Fiorano Canavese (Torino),
ricco di tombe abbandonate, location suggestiva che risale al
1815. La regia è di Maurizio Morgia.
"Ho scelto la solennità dell'Immacolata Concezione per accendere
i riflettori su un fenomeno turpe in aumento dal post-Covid,
dato l'incremento dei decessi. Abbiamo girato nel torinese
perché il capoluogo piemontese è stata storicamente la città
d'Italia in cui si sono verificate le prime due inchieste
nazionali nel 2001 e 2007 da parte di magistratura e Guardia di
Finanza culminate con molteplici arresti e altrettante condanne.
Poi sono venute Ivrea nel 2015, Bologna, Milano, Sicilia,
Campania, Faenza, Ravenna e recentemente Saronno - spiega
Scandurra - Un modo diretto e d'impatto per spiegare alle
persone come tutelarsi nell'ora più difficile nei luoghi del
dolore, evitando truffe e raggiri".
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