/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccise il padre violento con 34 coltellate, le motivazioni della condanna di Alex

Uccise il padre violento con 34 coltellate, le motivazioni della condanna di Alex

Il ragazzo aveva anche sei coltelli, troppi per la legittima difesa. Alex Pompa oggi porta il cognome della madre, Cotoia: in primo grado era stato assolto

TORINO, 11 marzo 2024, 17:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Alex Pompa ora Cotoia - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Quella di Alex Pompa non poteva essere legittima difesa "tenuto conto della sede dei colpi, almeno quindici coltellate in regione dorsale, della reiterazione degli stessi, trentaquattro, e del numero di armi impiegate, sei coltelli, che depongono univocamente nel senso di una condotta francamente aggressiva".

 

Lo sostengono i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Torino nelle motivazioni della sentenza che il 13 dicembre scorso ha condannato a sei anni, due mesi e due giorni per omicidio volontario, il ventiduenne di Collegno (Torino) che nel 2020 uccise a coltellate il padre nel corso dell'ennesimo lite contro la madre.

 


    Pompa, che ora porta il cognome della madre, Cotoia, in primo grado era stato assolto. "Presupposti essenziali della legittima difesa, infatti, sono - spiegano i giudici - un'aggressione ingiusta e una reazione legittima e mentre la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa, la seconda deve inerire alla necessità di difendersi, alla inevitabilità del pericolo e alla proporzione tra difesa e offesa, non potendo, certamente, dirsi sufficiente al suo riconoscimento un pericolo eventuale, futuro, meramente probabile o temuto". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza