Il direttore principale
dell'Orchestra Sinfonica della Rai Andrés Orozco-Estrada ha
dedicato una giornata agli studenti del Conservatorio,
incontrandoli anche nella loro sede e dirigendo la loro giovane
orchestra. Il più giovane degli allievi è Andrea Castagnoli,
ventunenne torinese; Chiara Leto da Giaveno, invece, ha 27 anni,
come la chierese Marta Cellini. I tre, seduti intorno a un
tavolo, in mano gli spartiti delle loro composizioni -
"Miniatura", "A Golden Tree" e "The Fog Horn" , si sono
consultati con Estrada, ascoltando consigli, proposte di
aggiustamenti agli spartiti in cui echeggiano suggestioni di
Bartòk, l'Inghilterra dell'Ottocento, accenni di minimalismo e
musiche da colonna sonora. Perché quei brani sono poi stati
suonati dal vero, all'Auditorium Rai, con l'Orchestra al
completo.
"Siamo entusiasti di questa opportunità. È un'occasione unica
- dicono i tre giovani compositori - sentire i nostri pezzi
suonati da un'orchestra di questo livello e ci dà speranza per
il nostro futuro. E Orozco-Estrada è un direttore con molto
carattere, molta energia e crediamo che sia quello che ci vuole
per dirigere pezzi di compositori giovani".
Avvicinare di più e concretamente i giovani alla musica: è
uno degli obiettivi del direttore artistico dell'Orchestra Rai,
Ernesto Schiavi, una missione alla quale il direttore
colombiano, che a Torino ha anche provato il concerto di Pasqua
di venerdì 29 marzo, crede fortemente: "Secondo me - dice -
questi giovani sono bravi, hanno talento, con idee più o meno
chiare, ma questo è un processo: camminare insieme e mettersi
alla prova. Per me è importante aprire a voci nuove questa
orchestra fantastica, anche perché sono molto curioso e voglio
scoprire sempre cose nuove. E solo con questa apertura si può
vedere se c'è qualcuno con qualcosa di unico per il futuro".
Una "giornata assolutamente unica" - sottolinea il direttore
del Conservatorio Francesco Pennarola: "E' straordinario -
spiega - non solo che due istituzioni torinesi come l'Orchestra
Rai e il Conservatorio dialoghino in questo modo, ma che per i
giovani venga fatto un passo di questo tipo è veramente un
inedito. E credo che i nostri giovani compositori non
dimenticheranno mai questo momento della loro vita"
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