Alcune centinaia di anarchici si
sono radunati a Torino in piazza XVIII dicembre per dare vita a
un 'corteo nazionale'. L'iniziativa, come si legge nei siti di
area, è diretta contro la guerra, il 41 bis e il "fronte aperto
dallo Stato contro nemici interni e dissidenti", con
riferimento, in questo caso, a un'indagine della Digos e della
procura subalpina, chiamata City, che ha portato nelle scorse
settimane a una serie di misure cautelari e restrittive.
Due attivisti in cappuccio e abiti neri si sono inerpicati
sui ponteggi che avvolgono l'edificio della storica stazione
ferroviaria dismessa di Porta Susa e hanno appeso uno striscione
con la scritta "La resistenza vive - Free Gaza".
Il corteo, aperto dallo striscione "Contro lo Stato e le due
guerre - al fianco di chi lotta" si è mosso verso i quartieri
Aurora e Barriera di Milano. Le forze dell'ordine si sono
schierate in modo da impedire l'accesso al centro storico e ad
alcuni punti considerati 'sensibili'.
I dimostranti, lungo il percorso, hanno tracciato numerose
scritte sui muri. Sono stati scanditi slogan, accesi fumogeni e
lanciati grossi petardi.
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