Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

PMI

  1. ANSA.it
  2. PMI
  3. Associazioni
  4. Dall'Iva alle tasse, ecco cosa non piace a Confcommercio

Dall'Iva alle tasse, ecco cosa non piace a Confcommercio

Renzi fischiato. Sangalli: 'Ripresa senza mordente'

 Quel cavallo che proprio non vuole bere, metafora dei consumi che faticano a ripartire, è l'incubo che accompagna negli ultimi anni, quelli della crisi, dal primo all'ultimo imprenditore della Confcommercio. Sulla spesa dei consumatori che stenta a rimettersi in moto, avvolta ancora nella nebbia, aleggia lo spettro dell'aumento ulteriore dell'Iva, oltre il 22%. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, non si stanca di ripeterlo: se le clausole di salvaguardia dovessero scattare nel 2017 sarebbe un disastro, una debacle, ''un boomerang'' come ha detto oggi, all'assemblea generale dell'associazione, rivolto al premier Matteo Renzi seduto in prima fila. E a Renzi, Sangalli ha strappato la promessa che il tanto odiato e temuto scatto ulteriore dell'Iva (l'ultimo è stato nel 2013), non ci sarà.

    "Prendo l'impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel 2017 di non aumentare l'Iva'' ha pronunciato Renzi. Sull'Iva il leader della Confcommercio ha riportato le parole del neopresidente di Confindustria Boccia ('Spostare la tassazione sulle case'), per confutare l'idea alla base: ''è come lanciare un boomerang - ha detto Sangalli - perchè alla fine l'Iva la paghiamo tutti''. E lesto ha incassato la promessa di Renzi, mentre lungo via della Conciliazione, fuori dell'Assemblea, associati Confcommercio di Padova inscenavano con cartelli e tamburi la 'preghiera' per congelare l'Iva.

    Un anno fa i commercianti di piazza Belli ci avevano creduto ai segnali di ripresa, perchè l'ottimismo è connaturato all'essere impresa, una chance cui non si vuole rinunciare. Ma il bilancio oggi fa acqua: in 12 mesi occupazione, consumi, fiducia e credito hanno stentato, senza imprimere alla ripresa ''un cambio di passo''. Il cruccio è lì: ''una ripresa senza slancio nè intensità. Senza mordente'' ha scandito Sangalli, consapevole certo che ''senza una solida ripresa dei consumi interni non può esserci sviluppo''. Ma allora cosa manca a quest'Italia ''bella e impossibile'', cosa serve davvero perchè si attui la magia della ripartenza vera, con i consumi che ripartono e le serrande dei negozi che si rialzano rianimando troppe vie desolate per le vetrine spente? Tasse, tasse, tasse, è il mantra delle piccole imprese. ''La pressione fiscale su famiglie e imprese ad oggi non è per nulla compatibile con un paese moderno ed equo'' dice Sangalli invocando la buona flessibilità conquistata a Bruxelles per allentare il cappio.

    ''Non capiamo perchè l'Italia debba rimanere seconda in Ue per prelievo sul reddito delle persone e terza per quello sull'impresa. Perchè servano 270 ore per gli adempimenti amministrativi, perché la Tari può costare 10 volte di più tra 2 comuni confinanti''. Per questo i famosi 80 euro provocano reazioni brucianti: ''ci si poteva fare di più con quei 10 miliardi'' sono i commenti dalla platea, ''sono andati a chi non doveva averli'' ribatte un altro dell'Ascom di Taranto. Sì, sul fisco i passi avanti ci sono stati ma è mancata una visione organica, è il parere di Sangalli che propone una riforma dell'Irpef: poche aliquote e una 'no tax area' uguale per tutti, lavoratori dipendenti e autonomi. Spending review concreta (''inserire in Costituzione un vincolo di spesa pubblica complessiva''), ritardo cronico delle infrastrutture, il sud che non riesce a sfruttare la risorsa preziosa del turismo, il credito, la sicurezza, la legalità.

Il cahier de doleances resta lungo, ripetuto a ogni appuntamento annuale. Con rabbia e nuova speranza, ma con la consapevolezza di ''riconoscerci in questo Paese e nelle nostre aziende'' che non stanno ferme: terre di frontiera, pronte a cambiare.

    Imprenditori che ''non viaggiano con lo specchietto retrovisore''. 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Vai al sito: ANSA Professioni

Modifica consenso Cookie