(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Lotta senza quartiere all'evasione e
alle frodi Iva e controlli che si concentreranno sui
contribuenti più a rischio, sui grandi evasori. Sono le linee
guida dettate dall'Agenzia delle entrate ai suoi uffici con gli
obiettivi 2017, per superare i target di recupero degli ultimi
due anni (circa 15 miliardi). Nella lettera di budget si chiede
anche di agire ''con rapidità'' sul fronte della voluntary bis e
di proseguire, intensificandola, con l'azione volta
all'adempimento spontaneo, dopo l'invio già nel 2016 di circa
700mila lettere di avviso bonario.
Il programma delineato con la comunicazione interna, spiegano
alle Entrate, è teso ''ad effettuare uno sforzo consistente per
incrementare il numero dei controlli e migliorare i risultati
ottenuti in termini di gettito, incentivando l'adempimento
spontaneo e riducendo l'invasività dei controlli nei confronti
dei soggetti a basso rischio. Al contempo, saranno potenziate
le misure per il recupero del tax gap Iva (quantificato in 40,2
miliardi nel 2014), quelle di contrasto alle frodi Iva, quelle
finalizzate all'indebita fruizione dei rimborsi fiscali e misure
indirizzate a contrastare efficacemente le indebite
compensazioni mediante crediti inesistenti''.
Per incentivare la compliance già dai primi mesi del prossimo
anno arriveranno altre lettere, relative alle dichiarazioni dei
redditi 2013, dopo le 549mila inviate nel 2016 sui redditi 2012
(altre 150mila circa sono relative invece alla dichiarazione
precompilata), per le quali gli uffici avranno tempo di
verificare le risposte dei contribuenti fino a fine febbraio.
Dal lato dei controlli in questo campo ''l'attenzione del Fisco
si concentrerà, naturalmente, su coloro che non hanno
giustificato l'anomalia comunicata e che non hanno accolto
l'invito del Fisco a presentare una dichiarazione integrativa''.
Due "indicatori" che saranno tenuti in considerazione nella
selezione delle posizioni a maggior rischio evasione in modo
tale da rendere "significativo e percepibile" da parte dei
contribuenti che dalla mancata risposta (sia in termini di
mancato ravvedimento operoso, sia in termini di mancata
comunicazione di elementi utili) scaturisce sempre un elevato
rischio di essere sottoposti a controllo.
Sul fronte dell'Iva ci si concentrerà invece ''sui
contribuenti meno collaborativi e trasparenti, che hanno
strutturato complessi sistemi di evasione o di frode o,
comunque, ritenuti fiscalmente 'pericolosi' '' andando a
verificare gli atti "significativi ed elevati profili di
rischio" ed "incontrovertibilmente interessanti" e utilizzando
l'istituto del contraddittorio con il contribuente prima
dell'emissione dell'avviso di rettifica. Agli uffici viene
chiesto anche di ''migliorare la qualità delle verifiche sulle
imprese medio-grandi''. (ANSA).