(ANSA) - ANCONA, 21 OTT - "Il calo della vivacità
imprenditoriale nelle Marche, non strettamente dovuto al Covid e
segnalato dal Rapporto della Fondazione Merloni, e la forte
aggregazione di attività produttive sui principali centri del
litorale pongono al centro la necessità di riequilibrare il
rapporto tra costa ed entroterra". Ne è convinto Gino Sabatini,
Presidente della Camera di Commercio delle Marche, secondo il
quale "vanno create le condizioni perché imprenditori e
lavoratori possano trovare nuovi spazi per nuove attività".
L'Ente Camerale ha affidato all'Università a Politecnica delle
Marche un'attività di ricerca e di studio con l'obiettivo di
individuare interventi per lo sviluppo e la valorizzazione dei
borghi, nella convinzione che "sia urgentemente impedire che si
continui con la desertificazione di intere aree interne della
nostra regione, con la conseguente chiusura di ogni attività
economica, e si debbano creare le condizioni per la creazione di
nuova impresa". Sabatini insiste sulla diffusione della cultura
del digitale, "per troppo tempo ignorata perché ritenuta non
prioritaria per aziende di micro e piccola dimensione,
figuriamoci per il piccolo commercio di prossimità". E poi
l'impatto devastante del Covid-19, che "ha evidenziato quanto
grave e pesante sia stato l'allontanamento e in alcuni casi la
perdita dei servizi essenziali, così come quella delle piccole
aziende dell'artigianato tradizionale e del commercio di
prossimità". "Si pensi poi alla scarsa diffusione di una sanità
intelligente, fondata ad esempio sulla telemedicina - aggiunge
-, materia che potrebbe essere affidata a nuove start-up e alla
collaborazione con il nostro sistema universitario".
"Trasformiamo quella che si è ritenuta, sbagliando, un'area
arretrata - aggiunge il presidente camerale - in un grande
laboratorio di modernità, da utilizzare in loco e da diffondere
in tutte le Marche, che di innovazione hanno costantemente
bisogno". La valorizzazione dei borghi e delle aree interne,
soprattutto nel centro-sud delle Marche, è strettamente
dipendente dalla velocità della ricostruzione post sisma: "Sono
in contatto continuo con il commissario Legnini e il suo impegno
è fuori discussione - dice Sabatini -. Inoltre, sono certo che
l'idea di 'filiera istituzionale' annunciata dal presidente
Acquaroli servirà a dare ulteriore velocità ai processi di
semplificazione e all'avvio di un numero sempre maggiore di
cantieri". "Se la crisi ci impone di cambiare e, magari, anche
di guardare agli errori commessi per non ripeterli - conclude il
presidente della Camera di Commercio delle Marche -, sono
convinto che le nostre aree interne e i nostri borghi possano
diventare uno straordinario luogo di studio, idee, progetti,
contaminazioni e concretezze digitali: lo confermano anche i
progetti messi in campo dalla Fondazione Merloni e dalla
Fondazione Garrone". "Tutto questo non significa costa da una
parte ed entroterra dall'altra - conclude Sabatini -, ma sanare
la frattura di oggi, legando le grandi città ai borghi con una
buona politica e con la tecnologia: un progetto fattibile,
realistico". (ANSA).