(ANSA) - TORINO, 18 GEN - Sono quasi mille in meno le imprese in Piemonte.
Dai dati del Registro imprese delle Camere di commercio emerge un crollo sia delle iscrizioni sia delle cessazioni: sono nate 20.942 aziende, il 19,4% in meno rispetto al 2019, mentre le cessazioni sono state 21.913 (-20,3% ).
Lo
stock di imprese registrate a fine dicembre 2020 ammonta a
426.314 unità, confermando il Piemonte in settima posizione tra
le regioni italiane, con il 7% delle imprese nazionali. "Il
tessuto imprenditoriale piemontese è paralizzato dall'incertezza
perché l'andamento della pandemia non permette di programmare il
futuro. Da un lato gli imprenditori non possono scommettere su
nuove aperture e su nuove attività, dall'altro non hanno
garanzie e certezze sulla durata dei provvedimenti istituzionali
in tema di lavoro e dei ristori messi in campo dal Governo. A
regnare sono il dubbio e la paura che fanno male a qualunque
sistema economico. Le istituzioni, come le Camere di commercio,
non possono che continuare a sostenere i loro imprenditori"
commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in
un tasso di crescita del -0,23%, lievemente migliore rispetto al
2019 (-0,35%) e ancora in controtendenza rispetto alla media
italiana (+0,32%).Tra i settori con un segno positivo il turismo
(+0,74%) e le costruzioni (+0,83%). Il commercio segna un tasso
del -1,04%, l'industria in senso stretto e l'agricoltura
mostrano flessioni più consistenti, rispettivamente pari a
-1,46% e -1,47%. Solo la provincia di Torino segna una
sostanziale stabilità (+0,16%). Il nord-est patisce di più: le
flessioni più significative si registrano a Vercelli (-0,85%),
Alessandria (-0,84%), Verbania (-0,80%) e Biella (-0,77%).
(ANSA).