(ANSA) - FERMO, 07 MAG - Nelle Marche, regione con la più
alta densità di imprese che lavorano pellami, sono 3.586 le
aziende del comparto calzature. Per esse la Camera di Commercio
Marche ha lanciato il bando "Sostenibilità delle produzioni
2021" finalizzato a rafforzare la filiera sui mercati
internazionali con prodotti "fashion green" e azioni
eco-compatibili. Riciclo, tracciabilità e rispetto per
l'ambiente sono le linee guida dei contributi a fondo perduto,
fino a un massimo di 5mila euro ad azienda, per un totale di
500mila euro di risorse stanziate.
Il bando è stato presentato oggi presso la sede presso la
sede di Camera Marche a Fermo, dal presidente dell'ente
camerale, Gino Sabatini, dal segretario Fabrizio Schiavoni e dal
componente della Giunta, Andrea Sartori. "La misura - ha
spiegato Sabatini - è stata pensata per sensibilizzare il
tessuto imprenditoriale sui temi dell'economia circolare e
sostenere le aziende che stanno integrando il principio di
sostenibilità con il business e utilizzando in via preferenziale
la filiera corta territoriale per approvvigionarsi di materie
prime".
Quattro le linee di intervento ammesse a contributo:
l'acquisto di materie prime naturali o rinnovabili o
biodegradabili per la creazione del prodotto, la realizzazione
di processi produttivi a basso impatto ambientale, la
tracciabilità dei prodotti, l'utilizzo di packaging sostenibile.
Le domande possono essere presentate dal primo ottobre al 15
novembre 2021, per spese sostenute dal primo maggio al 31
ottobre 2021. Durante l'incontro è stata annunciata la
ripartenza delle fiere di settore in presenza, e gli
imprenditori sono stati invitati a realizzare campionari
ecosostenibili da presentare ai prossimi appuntamenti
internazionali, Pitti, Garda, Micam.
Con questo bando e con altre iniziative - è stato detto - si
spera di dare nuovo slancio ad un settore profondamente colpito
dalle conseguenze della pandemia, già in crisi dal 2008. Solo
nel primo trimestre 2021 le attività del calzaturiero nelle
Marche hanno registrato 88 cessazioni a fronte di 40 nuove
iscrizioni, il saldo peggiore a livello nazionale. In Italia le
imprese del settore sono 11.973 (al 31 marzo; 117 nuova
iscrizione, 268 le chiusure). (ANSA).