(ANSA) - ANCONA, 14 MAG - Vision futura delle Marche (e
anche sovraregionale) basata "sull'idea di uno sviluppo
orientato al risparmio del suolo"; senza nuova edificazione,
recuperando il patrimonio edilizio offerto dai borghi
favorendone nuove funzioni e utilizzi per rivitalizzarli. Sono
indicazione dello studio dell'Università politecnica delle
Marche - dipartimento Management - "Bello e ci vivrei -
definizione di una strategia per la valorizzazione dei borghi".
Il progetto, commissionato dalla Camera di Commercio Marche, è
stato presentato alla Loggia dei Mercati ad Ancona. Presenti,
tra gli altri, il presidente della Camera Marche Gino Sabatini,
il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l'assessora
Giorgia Latini, il rettore Univpm Gian Luca Gregori, il
direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco.
Le Marche dovrebbe sfruttare le "potenzialità offerte dalle
innovazioni digitali mediante le quali anche i centri di minori
entità possono divenire smart, nel senso di risultare
accessibili e cogliere opportunità di crescita sostenibile dal
punto di vista ambientale, economico, sociale e culturale".
Sarebbe anche utile, secondo lo studio, "costituire una 'cabina
di regia" mista pubblico-privata che garantisca il coordinamento
e l'integrazione delle azioni di sviluppo e di promozione della
residenzialità e del turismo nei borghi, al fine di risultare
maggiormente efficaci ed efficienti".
Gregori ha ricordato il "graduale spopolamento delle aree
interne con rischio di scomparsa delle comunità nei borghi,
collegato a un calo di servizi e imprese attive" e il fatto che
"oltre il 46% della popolazione risiede in Comuni con meno di
15mila abitanti". Pe un'azione di valorizzazione dei borghi,
propone di "raggrupparli in cluster omogenei e collegarli tra
loro e al sistema regionale". Interventi per un "cambio di
passo" "connessi, non diretti a singoli obiettivi, per integrare
infrastrutture, turismo, cultura, digitale, telemedicina,
riutilizzo ristrutturazione di beni immobili e lavoro".
"Abbiamo la necessità di preservare un patrimonio sociale,
storico, economico che è a rischio. - ha detto Acquaroli - Un
rischio che può tradursi in costi pesanti per tutti". Ricordano
la necessità di "spazi da vivere", ha aggiunto, "dobbiamo
segnare un punto di svolta importante con la valorizzazione di
questi spazi, non in competizione tra settori dell'economia del
Turismo, ma in sinergia". Quello dei Borghi non è un circuito
chiuso ma aperto, va affiancato ad altri comparti per aggiungere
attrattività. La proposta di legge regionale per valorizzare
Borghi e centri storici va nella giusta direzione, c'è tanto
lavoro da fare per una organica valorizzazione delle aree
interne, partendo dal miglioramento infrastrutturale"; "attorno
a questo progetto, su cui vogliamo coagulare le migliori
energie, c'è molto entusiasmo e grande interesse".
"Non si tratta di stravolgere il core business", ha detto
Sabatini: "artigianato di qualità, commercio di prossimità,
agroalimentare di nicchia, biodiversità e turismo non si
toccano". Ma serve un "salto di qualità seguendo le indicazioni
che la lunga crisi pandemica ci ha messo davanti: gestione
forestale, agricoltura di qualità e prossimità, conservazione
del paesaggio sono le prime priorità suggerite" con il "turismo
sostenibile". In focus anche "servizi e soprattutto i nuovi".
(ANSA).