(ANSA) - PALERMO, 01 SET - Con una nota indirizzata al
presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e per
conoscenza al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo
Giorgetti, il presidente di Confesercenti Sicilia si interroga
sul futuro delle Camere di commercio dell'Isola alla luce
dell'articolo 54 ter della legge 106/2021 che obbliga la Regione
a ridisegnare il sistema camerale dell'Isola, anche in
considerazione della mancata impugnativa della norma.
"Norma - sottolinea Messina - che discende da un vero e
proprio blitz attraverso l'approvazione di un emendamento
fortemente voluto da alcuni portatori di meri interessi di
campanile, lasciato passare da un Parlamento distratto e da una
politica forse inconsapevole delle ricadute nei confronti di
enti già messi a dura prova dalla riforma voluta dal governo
Renzi e dalle peculiarità che caratterizzano la vita delle
Camere di commercio dell'Isola rispetto al resto del Paese".
"Una norma - aggiunge - fortemente criticata da gran parte
del mondo associativo e dai vertici delle stesse Camere di
commercio siciliane. La prontezza con cui la Regione ha deciso
di non impugnare la norma in questione sottintende, forse, una
precisa strategia da parte del suo governo, ma di tale strategia
non si ha notizia, tantomeno alcuna anticipazione dalla quale si
possa evincere come s'intende procedere. Sarebbe utile sapere in
merito come si pensa di articolare il sistema camerale siciliano
rispettando i paletti esistenti e quelli recuperati
dall'articolo 54 ter della L. 106/2021".
"In questo senso - conclude - bisognerà tenere conto del
numero delle Camere che non può essere superiore a quattro, e
bisognerà anche considerare la sostenibilità finanziaria dei
nuovi accorpamenti e non solo. Ma di tutto questo niente è dato
a sapere". (ANSA).