(ANSA) - PISA, 22 SET - Un ulteriore mese di crescita per la
domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti del
settore industriale e dei servizi. E' ciò che emerge dai dati
del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in
collaborazione con Anpal relativi al mese di settembre 2021 ed
elaborati dalla Camera di Commercio di Pisa.
Nel mese di settembre sono 3.570 le entrate previste dalle
imprese pisane con dipendenti: 1.640 in più rispetto al
settembre 2020 (+85%), ma soprattutto +550 rispetto al settembre
del 2019 (+18%), l'anno precedente alla pandemia, spiega l'ente
camerale. Rispetto a Pisa, per l'Italia la crescita rispetto al
2019 è leggermente più consistente (+21%). Se si estende
l'analisi al trimestre settembre-novembre 2021 la domanda di
lavoro espressa dal sistema imprenditoriale pisano arriva a
quota 9.170: +13% rispetto al medesimo trimestre di due anni fa.
"Anche i dati sulla domanda di lavoro espressa dalle aziende
pisane confermano i segnali di ripresa dell'economia che
emergono da altri indicatori - ha detto il commissario
straordinario della Camera di Commercio di Pisa, Valter
Tamburini -. Purtroppo rimane, non diversamente dal quanto
accade nel resto del paese, un discreto gap domanda-offerta di
lavoro che interessa sia le professioni ad elevata
specializzazione sia gli operai qualificati. Come Camera di
Commercio, in collaborazione con la Fondazione Isi, continueremo
i nostri progetti affinché i giovani acquisiscano competenze
utili per entrare rapidamente nel mondo del lavoro". Nel 26% dei
casi le assunzioni previste saranno stabili, ossia con un
contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel
47% saranno a tempo determinato. La quota di assunzioni
destinataria di contratti di somministrazione si attesta al 16%.
Il 26% dei contratti sarà offerto a personale under 30 e al 69%
sarà richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso
settore. Anche a settembre le imprese pisane trovano difficoltà
a trovare la persona giusta: questo è vero per il 34% delle
posizioni offerte: in Italia siamo al 36% con punte oltre il 40%
nel nord-est, conclude la Cciaa di Pisa. (ANSA).