(ANSA) - ANCONA, 08 GEN - "I buyer russi non parteciperanno
all'edizione di Pitti Uomo 101 pur avendo completato il ciclo
vaccinale, ma con lo Sputnik che non è valido per ottenere il
Green pass in Italia. Non oso pensare quale impatto distruttivo
possa avere la conferma di questo divieto per la prossima
edizione del Micam". Gino Sabatini, presidente della Camera di
Commercio delle Marche lancia l'allarme, alla vigilia di uno
degli eventi storici della moda italiana, in programma a Firenze
da martedì prossimo. "Si tratta di una questione nazionale e non
certo solo della nostra regione", spiega. Il settore della moda
in Italia vale 85 miliardi (8,5% del fatturato delle imprese
manifatturiere) e impiega 460mila addetti (11,9% degli addetti
delle imprese del manifatturiero). Nelle Marche vale oltre 5
miliardi in fatturato (dati 2018) pari al 7,2% del totale
regionale, e impiega il 7,5% degli addetti d'impresa (37mila su
487mila, al 30 settembre 2021). "Si tratta di un settore che è
stato e continua a essere il più penalizzato dalla crisi
pandemica - sottolinea Sabatini -. I ristori non possono
bastare: ci vogliono iniziative concrete che sostengano
seriamente la vocazione delle imprese del settore ad esportare".
In questa direzione, "il riconoscimento dell'Italia alla doppia
dose del vaccino Sputnik, in attesa del riconoscimento dell'Ema,
sarebbe in linea con quanto ci dice l'Ue (il portavoce della
Commissione Europea Christian Wigand ha ricordato che 'di base è
una decisione nazionale') e un grande primo passo verso un
mercato che per la moda rappresenta uno sbocco storico per le
nostre esportazioni". Per il presidente camerale, "si potrebbe
pensare e comunicare per tempo ai buyer russi che, oltre
all'obbligo di doppia dose di Sputnik, si debbano
obbligatoriamente sottoporre alla somministrazione quotidiana di
tamponi rapidi, dal cui esito dipende la possibilità di entrare
nelle fiere. È necessaria una scelta coraggiosa per la quale
intesserò anche i parlamentari delle Marche", conclude Sabatini.
(ANSA).