(ANSA) - ANCONA, 20 FEB - Le Marche sono la regione con il
maggior numero di imprese calzaturiere nel panorama delle
regioni italiane, 3.057, il 27,7% delle imprese calzaturiere
italiane. In regione due sono le province con una presenza molto
diffusa di imprese calzaturiere: in termini assoluti la
provincia di Fermo è sede di 2.016 imprese che fabbricano
calzature; in provincia di Macerata sono 827. Le due province
sono rispettivamente prima e terza della graduatoria nazionale
del settore in termini di numeri assoluti, separate dalla
provincia di Napoli (1.404).
Sono alcuni dati del settore calzaturiero contenuti nel
report di Camera di Commercio Marche presentato in occasione del
Micam di Milano, con lo stand marchigiano inaugurato dalla
sottosegretaria al Ministero dell'Economia e Finanzia, Lucia
Albano, e durante la quale si è lanciato l'appuntamento con
Convention mondiale delle Camere di Commercio italiane
all'estero in programma a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) dal
16 al 19 giugno prossimi.
Il settore calzaturiero marchigiano, secondo il report,
attraversa un processo di ridimensionamento numerico: al termine
del 2015 erano 4.180, a fine 2022 sono 3.057. Per quel che
riguarda le esportazioni marchigiane, al termine dei primi nove
mesi 2022, ammontano a 1.055,5 milioni di euro (+34,4%): Fermo
esportazioni per 526,4 milioni di euro (+37,4%); Macerata 329,0
milioni di euro (+29,9%); Ascoli Piceno 171,6 milioni (+38,8%).
Tutti in ripresa i principali mercati di destinazione, ad
eccezione della Russia -18%. Torna invece il segno positivo nei
confronti della Germania (+18%), Francia (+26,1%), Usa (+54,4%)
e, soprattutto, Cina (+138,6%).
"Le Marche sono una piccola Italia dove si fa impresa a
partire da una cultura identitaria profonda. Occorre creare
ricchezza e distribuirla, le parole della Albano. "Un evento -
ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco
Acquaroli - a cui teniamo molto, sta a noi arrivarci preparati e
fare sì che i territori possano trovarvi oggettive opportunità
di sviluppo. Possiamo superare tutto se riusciamo a costruire
una internazionalizzazione vera per le nostre produzioni, che
mostrano segni di ripresa ma che richiedono di valicare nuove
frontiere", ha concluso. "I nostri imprenditori ha concluso il
presidente di Camera Marche, Gino Sabatini - hanno bisogno di
incoming, e li porteremo a giugno per stabilire contatti e
relazioni duraturi e proficui". (ANSA).