(ANSA) - PERUGIA, 20 MAG - La transizione digitale delle
imprese umbre "sta procedendo bene (come, d'altronde, anche
quella ecologica)" e i risultati di "tanti sforzi e di tante
sollecitazioni in questa direzione" oggi emergono dai dati. Ma
la Camera di commercio dell'Umbria, che nel 2013 fu tra le
cinque ad aderire subito - allora come Ente di Perugia - al
progetto di Unioncamere Google, rilancia e indica cinque fronti
su cui è fortemente impegnata "per dare scacco matto sulla
digitalizzazione delle imprese". Avvertendo però che, su uno,
quello del cassetto digitale (grazia al quale i titolari e
legali rappresentanti delle aziende possono accedere, scaricare
e condividere i documenti ufficiali della propria impresa,
presenti nel Registro delle imprese), il sistema "funzionerà a
pieno solo quando i dati e i documenti ai quali l'impresa può
accedere non siano saranno quelli camerali, ma anche quelli che
riguardano le Regioni, le Province e i Comuni". È questo il tema
conduttore del video "Il punto del presidente", curato
dall'ufficio stampa e comunicazione della Camera di commercio
dell'Umbria, in cui il presidente Giorgio Mencaroni fa il punto
sulla "grande sfida della transizione digitale delle aziende,
via obbligata - insieme alla transizione ecologica - per la
competitività e lo sviluppo del sistema economico". Fornisce
quindi dati "confortanti" per quanto concerne l'Umbria.
"La transizione digitale nella nostra regione - afferma il
presidente - sta andando avanti e marchiamo alcuni punti di
eccellenza rispetto alle regioni vicine. Basti pensare che ad,
esempio, per quanto riguarda le imprese attive nella vendita
on-line l'Istat certifica che la percentuale dell'Umbria, dove
il 18,7% delle aziende utilizza questo canale di vendita, è
superiore ai dati di Marche (16%) e Toscana (14,4%) ed
Emilia-Romagna (18%)". L'Umbria, peraltro, sempre secondo i dati
Istat, "non sfigura affatto" - sottolinea la Camera i commercio
in un comunicato - sugli altri parametri legati alla
digitalizzazione, sia se si guarda alla dotazione di base
(imprese collegate a internet, servizio di banda larga e così
via), sia se si prende in considerazione l'effettivo approccio
alla digitalizzazione delle realtà economiche. E segnali
"incoraggianti" (ancora inferiori ai dati medi nazionali, ma
comunque in forte recupero) arrivano anche sul fronte della
transizione ecologica. Il rapporto GreenItaly fondazione
Symbola-Unioncamere rileva che le imprese umbre che hanno
investito in tecnologie e prodotti green nel periodo 2017-2021
sono state 7mila 721, con la provincia di Perugia più lanciata
in tecnologie e prodotti green rispetto a quella di Terni: nel
perugino si tratta di 5mila 640 aziende il, nel ternano di
1.631. Gli occupati che svolgono una professione di green job in
Umbria sono 48mila 300.
"Il sistema camerale - prosegue Mencaroni nel video - ha
sempre lavorato perché le piccole medie imprese, e più in
generale tutte le imprese, aumentino la conoscenza del digitale
e debbo dire che la Camera di commercio dell'Umbria è stata da
questo punto di vista pionieristica, perché quando partì il
progetto con Unioncamere e Google aderirono solo cinque Camere a
livello nazionale e tra queste c'era quella di Perugia. Il
progetto Google prevedeva che gli esperti nel digitale potessero
operare dall'interno della Camera sei mesi l'anno e questi
ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale. Elaborammo e
realizzammo progetti per migliorare l'informatizzazione
soprattutto in tre settori: il turismo, l'artigianato e
l'artigianato artistico, la produzione di olio di oliva. Furono
progetti di enorme successo".
Il lavoro della Camera comunque è continuato in modo
sistematico e quindi "il progetto Google è ancora in essere, ma
oggi naturalmente si lavora sui temi del web marketing, della
Cybersecurity, del Project Management alla sostenibilità.
Evidenzio che la Cybersecurity è un tema centrale e ricordo che
la Camera di commercio dell'Umbria fa il primo screening ad ogni
impresa in maniera gratuita per verificare se i suoi sistemi
sono sufficientemente sicuri e, se non lo sono abbastanza,
consiglia cosa fare. Abbiamo esempi di aziende della regione
che sono state hackerate e sottoposte a ricatto per poter
riavere dati. Tutto ciò viene portato avanti dal punto impresa
digitale dell'Ente camerale. I settori d'intervento sui quali si
sviluppa la nostra attività sono, prevalentemente, il
potenziamento delle competenze del capitale umano delle piccole
medie imprese, sia sul digitale che sul green; la creazione e
sviluppo di ecosistemi digitali e green volti a favorire il
collegamento tra domanda e offerta di tecnologie e ricerca
tecnologica; il potenziamento degli strumenti di assessment come
fattori abilitanti della doppia transizione; l'accompagnamento
delle imprese in materia digitale e green e counseling per
l'accesso ai finanziamenti pubblici. Accanto a ciò c'è l'azione
di forte diffusione e informazione presso le imprese per
l'utilizzo del cassetto digitale dell'imprenditore, strumento
gratuito che consente con un semplice click a tutti gli i
titolari e legali rappresentanti delle aziende (che abbiano
aderito a impresa.italia.it, il servizio della Camera di
commercio realizzato da InfoCamere) di accedere, scaricare e
condividere (anche in mobilità) i documenti ufficiali della
propria impresa. Finora sono stati ben 22mila 954 gli
imprenditori umbri che hanno aderito a impresa.italia.it: atto
costitutivo, statuto, bilanci, planimetrie degli immobili
aziendali, visure, asseverazioni e tanti altri ancora. È
evidente che il cassetto digitale funziona, ma per esprimere
tutte le sue potenzialità è fondamentale che i dati e i
documenti che si possono scaricare non siano solo quelli della
Camera di commercio, ma anche quelli che riguardano Regione,
Province e Comuni. Il progetto cassetto digitale, pertanto,
potrà essere completato solo quando tutti i vari soggetti
istituzionali si saranno completamente informatizzati per quello
che riguarda le informazioni delle imprese". (ANSA).