(ANSA) - DERUTA (PERUGIA), 14 GIU - Al palazzo comunale di
Deruta sono stati annunciati i birrifici artigianali vincitori
del premio Cerevisia.
Sono intervenuti alla cerimonia di proclamazione i vincitori.
Presenti il sindaco Michele Toniaccini, il consigliere delegato
Giacomo Latterini, il presidente della Camera di commercio e del
Banco nazionale d'assaggio delle birre, Andrea Bagnolini,
direttore generale di Assobirra, Paolo Fantozzi, vicepresidente
del BaNaB, Ombretta Marconi, direttrice del Centro di ricerca
per l'eccellenza della birra, dell'Università degli studi di
Perugia, Angela Terenzi per la Regione Umbria.
Il premio nazionale Cerevisia è stato istituito dal Banco di
assaggio delle birre, nato per volontà della Camera di commercio
di Perugia oggi dell'Umbria - si legge in un suo comunicato -,
della Regione, del Cerb, del Comune di Deruta e di AssoBirra.
Alla fase finale quest'anno sono stati ammesse 147 birre,
provenienti da diverse regioni italiane, che si sono contese
varie tipologie di premi: da quello eccellenza (per la birra che
fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi per le
prima classificata per aree geografiche (nord, centro, sud e
isole), dai premi in base agli stili, al premio speciale per il
design più accattivante.
A livello di regioni quest'anno il podio spetta all'Umbria,
con sei birrifici premiati, seguita dalla Campania con tre,
quindi Sardegna, Trentino Alto Adige, Marche, Piemonte e Sicilia
con due, con un birrificio premiato Lazio, Abruzzo, Basilicata,
Liguria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lombardia e Veneto.
Dopo la proclamazione di Deruta, la cerimonia di premiazione
si terrà a Roma, presso la sala Cavour del ministero delle
Politiche agricole, Sovranità Alimentare e Foreste, giovedì 22
giugno alle 11. Sarà il momento in cui si conosceranno e saranno
consegnati i premi vinti da ciascun birrificio.
Nella nota diffusa dalla Camera di commercio si sottolinea che
in Umbria, come nelle altre regioni italiane, i micro birrifici
stanno conoscendo una fase di consolidamento dopo la crescita di
qualche anno fa.
Di rilievo è considerata la presenza del fenomeno giovanile:
il premio Cerevisia nasce infatti prevalentemente per sostenere
questo fenomeno, affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo
nei percorsi di produzione ispirati alla qualità, in cui si
fondano la tradizione brassicola italiana, con l'innovazione. La
birra è dunque considerata una ricchezza per il tessuto
economico italiano e per l'industria agroalimentare e pertanto
va supportata e valorizzata affinché possa tornare a crescere.
"ll decennale del premio Cerevisia - ha detto Mencaroni - non
poteva avere numeri migliori: partecipazioni di birrifici da 17
regioni, 147 le birre ammesse alla fase finale, qualità in
miglioramento di anno in anno, grande ripresa post-Covid con il
numero dei birrifici artigianali italiani che sfiora le 900
unità, di cui 35 in Umbria (di questi, 15 a produzione esclusiva
di birra). Numeri impensabili solo 10 anni fa, quando in Italia
i birrifici che producevano birra artigianale erano solo qualche
decina. E poi un impatto crescente sulle coltivazioni, si pensi
solo al fatto che, pur essendo ancora limitata, la coltivazione
del luppolo è in crescita proprio per la produzione di birra e
in alcune regioni, come l'Umbria, si sta generando un vera
filiera del luppolo. Il perché del consolidamento del Premio
Cerevisia è riassumibile in tre pensieri: chiara matrice
istituzionale, che ne garantisce serietà, trasparenza e processi
super partes; valenza scientifica, percorso valutativo di
selezione mediante esame chimico fisico condotto dal Cerb;
competenza di una giuria nazionale di degustazione. Di rilievo,
inoltre, la presenza del fenomeno giovanile. Mi si lasci poi
esprimere la soddisfazione, nel decennale del premio Cerevisia,
di vedere come l'Umbria questa volta conquisti il podio più alto
con sei vincitori, a dimostrazione di una qualità cresciuta di
anno in anno. Se pensiamo come l'Umbria era dieci anni in
termini di birrifici artigianali, il risultato di questa
edizione ha dell'incredibile".
Per Toniaccini e Latterini "Deruta torna a essere al centro di
importanti eventi, a carattere nazionale, come il prestigioso
premio Cerevisia che valorizza una pluralità di eccellenze".
"Tante le etichette che hanno partecipato anche quest'anno
all'evento - hanno aggiunto -, segno che la manifestazione è
attrattiva, ha conquistato un appeal nazionale e che,
soprattutto, restituisce i suoi frutti. In questa pluralità di
etichette in gara c'è la narrazione di una storia, quella
dell'ingegno di un produttore che si è messo in gioco per fare
birra di qualità, di una terra in cui produrre birra di qualità,
di un luogo che accompagna questa produzione e ne è parte
integrante".
Il direttore generale di AssoBirra ha spiegato che "la ripresa
post-Covid della produzione di birra è stata straordinaria". "E
in questo contesto la produzione di birra artigianale - ha
sostenuto Bagnoli - rappresenta un eccellente movimento da basso
che coinvolge molto giovani e donne. Un elemento che va
considerato per spiegare la continua innovazione che spinge il
mercato brassicolo e che viee esaltato proprio dal premio
Cerevisia, che ormai rappresenta un punto di riferimento
indifferibile per il settore".
"Anche quest'anno - ha spiegato la direttrice del Cerb -
abbiamo partecipato con convinzione al premio Cerevisia per
quanto riguarda la valutazione merceologica e qualitativa. Un
settore, quello della birra artigianale, dove c'è una notevole
effervescenza e che sa esprimere grande qualità, come testimonia
il livello del prodotto realizzati dai birrifici che sono stati
premiati". (ANSA).