(ANSA) - BOLOGNA, 30 GIU - Le vendite a prezzi correnti degli
esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna sono
aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e lo
hanno fatto con un ritmo leggermente più sostenuto (+3,1%)
rispetto a quello del trimestre precedente, certo però non
corrispondente al passo dell'inflazione dei prezzi al consumo.
In particolare, l'indice generale dei prezzi al consumo esclusi
i beni energetici nel trimestre ha avuto un aumento del 6,1% in
Emilia-Romagna. È quanto emerge dall'indagine congiunturale
realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e
Unioncamere Emilia-Romagna relativa al primo trimestre 2023.
La diffusione della tendenza positiva in atto è testimoniata
dal fatto che la quota delle imprese con vendite in aumento
rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente sia salita
di quasi cinque punti percentuali raggiungendo il 54,2%, un
livello eccezionalmente elevato, senza precedenti. Al contrario,
il peso delle imprese che hanno segnalato di avere avuto vendite
inferiori a quelle dello stesso trimestre dello scorso anno si è
ridotto e anche in misura ancora più ampia scendendo al 20,9%.
Il saldo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un
aumento o quelle che hanno registrato una diminuzione
tendenziale delle vendite è migliorato (di quasi undici punti)
salendo a +33,2 punti, un valore assolutamente senza precedenti.
Complice anche l'effetto della stagionalità, le aspettative
paiono essersi orientate in senso positivo. Da un lato, si è
ridotta decisamente la quota percentuale delle imprese che si
attendevano un peggioramento del fatturato nel corso del
successivo trimestre (dal 30,2 al 14%); dall'altro, è aumentata
rapidamente la quota delle imprese che prospettavano un
miglioramento delle vendite (al 28,4 dall'11%). Si è quindi
avuto un consistente recupero di quasi 34 punti del saldo
risalito a +14,5 da -19,2 punti. (ANSA).