(di Michele Esposito)
(ANSA) - BRUXELLES, 09 MAR - Sono 16 i progetti italiani su
cui nel 2022 interverrà la Commissione Ue in stretta
cooperazione con le autorità nazionali. Ed il Pnrr sarà
protagonista di questa iniziativa. A spiegarlo, in un'intervista
all'ANSA, è Mario Nava, direttore della DgReform dell'esecutivo
Ue e a capo dello Strumento di sostegno tecnico, il programma
dell'Ue che fornisce agli Stati membri competenze tecniche su
misura per le riforme.
Per il 2022, a livello europeo, "la prima novità è uno
stretto legame dei progetti con il Pnrr. La seconda è
rappresentata dai 'progetti faro', in linea con le priorità e i
valori europei. Assume maggior risalto la dimensione
transnazionale dei progetti. Diversi sono stati presentati
congiuntamente dagli Stati Membri", ha sottolineato l'ex
presidente della Consob. Guardando all'Italia, Nava ha spiegato:
"Le riforme che stiamo sostenendo vanno dalla digitalizzazione
della giustizia all'introduzione su scala nazionale del
fascicolo sanitario elettronico. Un altro esempio è la
certificazione per attestare se un'impresa o un'organizzazione
opera nel rispetto delle pari opportunità in termini di salario,
accesso alla carriera, equilibrio tra lavoro e famiglia. Tutte
queste sono riforme contenute nel Pnrr".
Ma non basta. "Dallo scorso anno, stiamo anche supportando
l'Italia ed altri 18 Stati membri nella gestione del Pnrr nel
suo complesso su aspetti come il monitoraggio dell'attuazione
del piano, l'auditing e la complementarietà del Piano con l'uso
dei fondi strutturali", ha ricordato l'economista.
Il supporto della Commissione è legato anche alla guerra in
Ucraina. Su due temi in particolare: rifugiati ed energia.
"Quest'anno lavoreremo con il Ministero del Lavoro per
migliorare l'inclusione di cittadini di Paesi terzi, attraverso
l'uso di fondi sia nazionali che europei. Inoltre sosterremo un
progetto pilota in alcune Regioni per migliorare il
funzionamento dello sportello unico per l'immigrazione. E stiamo
collaborando con il Ministero dell'Università e della Ricerca su
un meccanismo standard di riconoscimento delle qualifiche
accademiche dei rifugiati", ha sottolineato.
Quanto all'energia il direttore della DgReform ha spiegato
come "da tempo sosteniamo le autorità italiane nello sviluppo di
politiche che favoriscano il ricorso alle energie rinnovabili.
Inoltre, stiamo avviando un progetto dedicato alla mobilità
sostenibile, intelligente, verde e digitalizzata". E, "guardando
al futuro, tramite lo Strumento di supporto tecnico, la
Commissione può aiutare gli Stati membri, inclusa l'Italia, ad
attuare il RePowerEu", ha concluso Nava. (ANSA).