(ANSA) - CAGLIARI, 14 GIU - Un parterre d'eccezione
pubblico-privato che conta complessivamente 50 attori
distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un investimento di
394 milioni di euro per i primi tre anni (2023-2025). 696
ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i
numeri che indicano la portata di un progetto che nasce con
l'ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo
sviluppo del settore della mobilità.
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile nasce con una
chiara missione: accompagnare la transizione green e digitale in
una ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale
del comparto e accompagnando le istituzioni locali a
implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle
città e nelle regioni del Paese.
"La partecipazione dell'Università di Cagliari tra i soci
promotori del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
conferma il forte interesse e le solide competenze acquisite dal
nostro ateneo in una tematica di così grande rilievo strategico
- commenta Francesco Mola, Rettore dell'Università di Cagliari -
non solo a livello europeo e nazionale ma soprattutto regionale,
in un'isola dove i trasporti e la mobilità sostenibile sono
indispensabili per lo sviluppo e la crescita, economica, sociale
ed ambientale. L'Università di Cagliari sta da tempo conducendo
una intensa e produttiva attività di ricerca, fondamentale e
applicata, sulla mobilità sostenibile delle persone e delle
merci, condotta da ricercatori provenienti da molti differenti
settori scientifici disciplinari".
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è infatti una
risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave
per l'economia che da solo, si stima, raggiungerà un valore
complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12%
della forza lavoro. In questo contesto, si inseriscono le
istituzioni comunitarie che spingono per il raggiungimento di
una nuova mobilità sostenibile secondo le indicazioni del Green
New Deal. (ANSA).