(ANSA) - PALERMO, 13 LUG - I fondi del Piano nazionale di
ripresa e resilienza rappresentano una opportunità straordinaria
per il rilancio sostenibile dell'industria idrica in Italia, in
particolare nel Mezzogiorno. Con oltre quattro miliardi di fondi
previsti, soprattutto per il miglioramento
dell'approvvigionamento e la riduzione delle perdite idriche, si
punta all'ammodernamento di migliaia di chilometri di reti,
anche con il ricorso a strumenti e sistemi digitali per la
gestione dell'acqua. In questo quadro, l'Amap si pone
all'avanguardia, con un piano di progetti ed investimenti di
oltre 500 milioni, 200 dei quali già finanziati. È quanto emerso
nel corso del convegno organizzato dalla stessa Azienda
municipalizzata di Palermo, in collaborazione con Servizi a
Rete, Xylem e Ance Sicilia. Un momento di confronto e dibattito
che ha coinvolto oltre cento fra tecnici, amministratori
pubblici, gestori del servizio idrico e imprese.
Un tema di grande attualità, vista la gravissima siccità che
sta colpendo il paese e la prospettiva di impatto che il
cambiamento climatico avrà proprio su disponibilità e qualità
delle risorse idriche. "I fondi del PNRR, come quelli degli
altri programmi comunitari - hanno detto gli organizzatori
durante il dibattito - aprono la strada ad un profondo
miglioramento e potenziamento del settore idrico nel nostro
paese, con un investimento che non ha uguali nella storia del
paese, ma perché queste risorse siano effettivamente attivate in
modo proficuo, occorre avviare urgentemente un confronto ed una
collaborazione fra tutti gli attori coinvolti dal livello
nazionale al livello locale, individuando le priorità e
costruendo le necessarie sinergie".
Proprio sulla sinergia fra diversi soggetti e sulla capacità di
progettazione e programmazione, ha puntato il proprio intervento
l'Amministratore di Amap Alessandro Di Martino, che ha
sottolineato che l'azienda "ha fatto un investimento sulla
capacità di progettazione, innescando un processo virtuoso di
scambio e collaborazione fra le nostre Unità incaricate degli
investimenti e, appunto, della progettazione. Il risultato di
questo investimento è un parco progetti di oltre 500 milioni di
euro molti dei quali, per circa 200 milioni, già finanziati, che
ci permette di essere pronti a sfruttare ogni opportunità
offerta non solo dal PNRR, ma anche da altre iniziative
regionali, nazionali o comunitarie a sostegno del settore
idrico".
Sulla necessità di lavorare sull'innovazione è intervenuto
il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, secondo il quale "in un
periodo di siccità e cambiamento climatico occorre un
ripensamento in termini di qualità e innovazione
dell'infrastruttura idrica. Gli obiettivi non possono essere
solo quelli del lavoro sulla adduzione ma anche quelli della
raccolta, della distribuzione e del riuso, che rappresenta un
tema cruciale e strategico per garantire al pianeta e alle
nostre comunità la sicurezza di avere un'adeguata fornitura
idrica di qualità". (ANSA).