Milano, 24.08.2021 – Diversi Editori (Uno Editori, Macro) si sono schierati contro il Salone del Libro di Torino per dire un fermo NO all’obbligo di Green Pass. Obbligo che come ha specificato il direttore Nicola Lagioia non dipende dal Salone ma dagli obblighi di legge per cui tutti gli eventi e le fiere dovranno richiedere, come da disposizioni governative, l’apposito QR code.
“Sono per la libertà di opinione e credo che ogni casa editrice debba fare quello che ritiene giusto, quindi rispetto la scelta dei colleghi editori che hanno deciso di non partecipare al Salone del Libro” ha scritto sui social Giacomo Bruno, CEO di Bruno Editore. “Tuttavia non mi sento di incolpare il Salone, visto che il Green Pass è un obbligo di legge per chiunque faccia eventi e fiere. Credo invece che il problema del Salone sia a livello contenutistico: ancora una volta l’EBOOK è il grande assente. E questa sì che è una precisa scelta e responsabilità da parte degli organizzatori.”
I dati 2021 parlano chiaro: gli ebook hanno fatto vendite per 15 miliardi di dollari, con una crescita di fatturato del 2,96% anno su anno. Gli attuali lettori di ebook sono più di 1 miliardo nel mondo e arriveranno a 1.200.000.000 entro il 2025. Una rivoluzione globale. Eppure ogni anno nel programma del Salone del Libro di Torino pochissimi gli eventi dedicati e pochi gli editori digitali presenti alla Fiera.
“Negli ultimi 19 anni ho portato progetti innovativi come gli USB-Book (2008), i QR Code Ebook (2009), il Bancomat degli ebook (2011), ho organizzato conferenze anno dopo anno, ma è sempre stata una battaglia contro i giganti. Piccoli spazi e poca risonanza mediatica. È chiaro che ci sono altri interessi in ballo, per cui si vuole tenere il digitale in un angoletto.”
Jeff Bezos già nel 2011, 10 anni fa, affermava che «I libri digitali hanno superato le vendite dei libri cartacei. Non mi aspettavo avvenisse così presto». E guardando al nostro Paese, i numeri sono anche più importanti. La Bruno Editore, prima casa editrice a portare gli ebook in Italia nel 2002, ha superato i 2.400.000 di download in 19 anni di attività. Tutti titoli che sono diventati in breve tempo “bestseller” proprio su Amazon.
“Il rischio è che anche un Salone importante come quello di Torino si stia trasformando in un mercatino dove gli Editori si appoggiano solo per vendere libri. Credo invece che il Salone sia una grande opportunità per il nostro Paese per essere il centro dell’innovazione nel mondo dell’editoria, così da essere un simbolo della grande cultura italiana in tutta l’Europa.” ha concluso Giacomo Bruno.
COMUNICATO STAMPA - Responsabilità editoriale Bruno Editore