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Responsabilità editoriale di Progetto Comunicazione
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“Dove possibile cerco di lavorare alle radici di un problema di salute, non sui soli sintomi. Oggi la medicina tende ad avere un farmaco per ogni sintomo, ma quasi nessun farmaco per curare la causa che lo determina. E’ come se curassimo i soli frutti di un albero, senza considerare le radici della pianta, il terreno su cui cresce e l’ambiente che lo circonda”. Il Dottor Enrico Bevacqua, medico chirurgo ed esperto di Medicina Funzionale in Italia, offre una visione molto chiara sull’essenza della Medicina Funzionale, che considera l’uomo nella sua complessità e unicità come avveniva nelle scuole mediche classiche (cinese, araba e greca).
Secondo Bevacqua "l’essere umano va preservato in uno stato di equilibrio e quindi anche la terapia deve essere personalizzata secondo le specifiche costituzioni, ma soprattutto deve essere in grado di riequilibrare l’organismo nel suo insieme, correggendo gli stili di vita che hanno determinato l’insorgere della malattia e la sua cronicizzazione". Coautore del libro “Guida alla Medicina Funzionale – La Medicina del Domani”, insieme al Dottor Massimo Spattini, nel quale spiega questo nuovo modello di Medicina, Bevacqua chiarisce che l'obiettivo è "promuovere i corretti stili di vita e mettere al centro dell’approccio medico la persona e non la malattia". Un obiettivo dettato dalla speranza che la “medicina della salute” prenda il posto della cosiddetta “medicina della malattia”.
"Vedo sempre più pazienti - sottolinea il dottor Bevacqua - che cercano di comprendere il perché dei loro problemi di salute e medici che non si accontentano più di utilizzare un farmaco in malattie croniche che hanno alla base cause su cui è possibile agire. Divulgando sia al pubblico che ai professionisti avremo probabilità che la 'Medicina Funzionale' acquisti un posto di rilievo nella sanità moderna". Per questo esiste la necessità di un cambio culturale da parte del paziente ma anche del medico, con iniziative utili per accelerare l’integrazione delle terapie. "Credo che, sia la divulgazione al pubblico che al professionista, sia la diffusione di corsi dedicati - spiega -, potranno essere le basi di partenza per generare un cambio culturale e aprire alla conoscenza e all’utilità di un approccio integrato alla salute".
Nel libro "Guida alla Medicina Funzionale" alcuni capitoli sono dedicati all’apparato gastrointestinale, argomento molto importante proprio per la medicina funzionale. "La Medicina Funzionale - precisa Bevaqua - ha tra i suoi obiettivi principali la ricerca delle cause sottostanti a un determinato sintomo o malattia. Il sistema gastroenterico, e in particolare il microbiota intestinale, è spesso causa o concausa di diverse patologie. Oggi è infatti materia di interesse di diverse specialità che trovano su questo vero organo, di cui oggi si fanno anche trapianti, sempre più studi affascinanti che aprono nuove prospettive per affrontare le patologie gastroenteriche, i disturbi del sistema immunitario, del sistema nervoso, le patologie infiammatorie e metaboliche".
L'importanza della Medicina Funzionale e le differenze con quella convenzionale saranno gli argomenti che verranno affrontati nel corso del convegno "Agemony sostiene la Medicina Funzionale - La grande sfida alle malattie croniche degenerative" che, organizzato appunto da Agemony, si svolgerà il prossimo 7 dicembre all'Hotel Michelangelo a Milano. Tra i relatori il dott. Enrico Bevaqua, Medico Chirurgo specialista in medicina funzionale e nutrizionale; il prof. Alessandro Gelli, docente e coordinatore scientifico del corso di Alta Formazione 50 ECM; il dott. Damiano Galiberti, Medico Chirurgo specialista in Scienza dell'Alimentazione e nutrigenomica e Presidente dell'AMIA - Associazione Medici Italiani Anti-Aging; il dott. Davide Antoniella, Osteopata, Chinesiologo, Preparatore Atletico professionista. Presente anche il direttore di Agemony, il dott. Massimo Spattini, Medico Chirurgo Specializzato in Scienza dell’Alimentazione e Medicina dello Sport.
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