(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "In dieci anni sono stati sottratti
al Servizio sanitario nazionale (Ssn) circa 37 miliardi e,
parallelamente, l'incremento del fabbisogno di salute nel Paese
è cresciuto di quasi 9 miliardi" ed "il sacrificio maggiore è
toccato alla componente del personale medico-sanitario che, dal
2000 al 2017, ha visto ridurre l'incidenza della spesa per il
lavoro dipendente di oltre 9 punti percentuali, passando dal
39,8% per cento al 30,7%". Sono i dati del Ministero
dell'Economia e della Ragioneria generale dello Stato sulla
composizione della spesa sanitaria, contenuti nel quarto
Rapporto Gimbe sulla sostenibilità del Ssn, presentato ieri in
Senato, riportati dall'Enpam (Ente di previdenza dei medici e
degli odontoiatri). "Da questo preoccupante rapporto si evince
che il nostro Servizio sanitario nazionale, sempre più
sottofinanziato, tiene grazie al sacrificio in termini
professionali e di stipendio dei suoi medici e operatori
sanitari, ma così non reggerà a lungo", commenta il presidente
della Cassa, Alberto Oliveti. "Vuolsi così colà dove si puote,
ciò che si vuole, e più non dimandare. Se non si interviene,
qualcuno lo potrà ben dire presto. Se non si fa niente, sarà
chiaro che la volontà politica è questa", conclude. (ANSA).