(ANSA) - ROMA, 05 NOV - La Fondazione Inarcassa (organismo
attivo sui temi della professione della Cassa previdenziale
degli architetti e degli ingegneri), "che rappresenta 170.000
liberi professionisti, riconosce lo sforzo dell'esecutivo per il
provvedimento relativo alla ricostruzione nei territori colpiti
da eventi sismici, ma chiede che alcuni articoli siano rivisti
al fine di garantire un'esecuzione dei lavori più rapida e un
effettivo bilanciamento di responsabilità tra pubblica
amministrazione e liberi professionisti". Ad affermarlo il
consigliere Roberto Brandi, nel corso di un'audizione in
Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera
nell'ambito dell'esame del cosiddetto Decreto sisma. "Ogni
giorno i liberi professionisti mettono a disposizione le proprie
competenze per garantire lo svolgimento dei lavori,
rispettandone sia la qualità sia la certezza dei tempi di
esecuzione. In merito all'articolo 3, relativo alla
certificazione sulla conformità edilizia e urbanistica,
riteniamo tuttavia che la certificazione debba essere rilasciata
della Pa e che i tecnici liberi professionisti non possano
sollevare gli uffici pubblici dalle proprie responsabilità;
anche il contributo concedibile, determinato dal tecnico, deve
essere approvato dalla Pubblica amministrazione", ha sostenuto,
chiedendo, infine, ai deputati che "siano introdotte al più
presto procedure telematiche chiare e trasparenti, che vadano a
semplificare e velocizzare i tempi legati ai lavori della
ricostruzione".