(ANSA) - ROMA, 20 APR - Il settore della sanità "dovrà
largamente rivedere procedure e tecniche di lavoro, per
garantire quanto più possibile la sicurezza propria e dei
pazienti", circostanza che riguarda "le professioni impegnate in
prima linea nell'emergenza sanitaria da Covid-19: 976.000 gli
addetti tra tecnici (radiologi, fisioterapisti, e figure
similari) e figure qualificate nei servizi sanitari e
assistenziali (infermieri, operatori sanitari, e così via), a
cui si aggiungono 302.000 medici". Lo si legge in un'analisi
della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, in cui si
charisce che le categorie di occupati saranno chiamate ad una
revisione del modo di svolgere i compiti, "dai dispositivi di
sicurezza alla formazione su tecniche e procedure di prevenzione
da adottare". (ANSA).