(ANSA) - ROMA, 06 MAG - Il titolare di studio "può
adempiere direttamente al processo di sanificazione" degli
ambienti di lavoro, usando disinfettanti comuni come
"candeggina, etanolo ed acqua ossigenata" ed il processo è
"sempre a suo carico". Al tempo stesso, il dipendente con febbre
oltre 37,5 gradi ha l'obbligo di restare presso il proprio
domicilio, e se lo studio resta chiuso al pubblico non vi è
vincolo di dotarsi di dispositivi di prevenzione del contagio, o
barriere in plexiglass. Sono alcune delle domande cui la
Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha dato risposta, e
che costuiscono una sorta di 'vademecum' per la 'fase 2' di
attività degli studi professionali degli appartenenti alla
categoria. (ANSA).