(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Un'iniziativa pubblica promossa per
"attirare l'attenzione della politica su questa situazione
insostenibile", perché nella cosiddetta Fase 3 dell'emergenza
Coronavirus "la giustizia deve ripartire, mentre il sistema è
paralizzato". Lo fa sapere l'Aiga, l'Associazione nazionale dei
giovani avvocati presieduta da Antonio De Angelis, alla vigilia
della manifestazione che il sindacato professionale ha
organizzato per domani, giovedi 11 giugno, alle ore 11 in Piazza
di Montecitorio, a Roma. La priorità dell'avvocatura, recita una
nota, "è il ritorno in tribunale, compatibilmente con le misure
di sicurezza. La situazione in cui versano gli uffici giudiziari
comporta un sostanziale blocco delle attività professionali:
viene svolto circa il 15% delle udienze ed il restante viene
rinviato d'ufficio. La situazione è anche aggravata da un
difficoltoso e problematico accesso alle attività di
cancelleria", si legge. "Questi mesi di stop hanno inciso
fortemente sui giovani avvocati, soprattutto quelli che si
trovano agli inizi della professione. Il rischio è di veder
sparire una generazione di avvocati ed è per questo motivo che
l'Aiga intende farsi portavoce di questa battaglia", pertanto si
chiede "alle Forze di Governo immediata assunzione dei
provvedimenti per la piena ed effettiva ripresa dell'attività
giudiziaria, garantendo al contempo la funzionalità del
personale amministrativo mediante la predisposizione di ogni
strumento necessario per lo svolgimento effettivo dell'attività
lavorativa sia presso gli uffici giudiziari che in modalità
smart working", si chiude la nota dei legali under45. (ANSA).