(ANSA) - ROMA, 24 NOV - "Comprendiamo sia un problema
normativo di volontà politica, non condividiamo, invece, la
lettura di causa di forza maggiore, poiché fino ad oggi riferita
sempre ad eventi localizzati, ma qui si tratta di una pandemia
nazionale, mondiale, nulla a che vedere con nessuna precedente
emergenza". Con queste parole il presidente dell'Int (Istituto
nazionale tributaristi) Riccardo Alemanno commenta l'esito del
dialogo con l'Agenzia delle Entrate sulla "necessità di prevede
la sospensione delle scadenze fiscali e contributive per i
contribuenti assistiti da un professionista intermediario
fiscale il cui studio fosse posto in quarantena". Il vertice
dell'associazione professionale aveva inviato una lettera al
ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, al
sottosegretario Maria Cecilia Guerra ed al direttore
dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, recita una
nota. "Avevamo inviato la richiesta di sospensione delle
scadenze anche al direttore dell'Agenzia Ruffini poiché abbiamo
voluto coinvolgere nel problema tutti gli attori istituzionali
del sistema fiscale, magari sperando in una estensione del
riferimento alla causa di forza maggiore, che noi riteniamo sia
più che compatibile con una pandemia nazionale ed internazionale
che non è neppure paragonabile con precedenti situazioni
emergenziali del Paese dal dopoguerra ad oggi. Volendo, però,
evitare ogni rischio di contenzioso al contribuente ed al suo
intermediario fiscale che oggi meno che mai ne sentono il
bisogno, è evidente che occorra un intervento normativo del
Governo, o del Parlamento. Continueremo a lavorare in tal senso,
conclude la nota, cercando per far comprendere l'importanza
della nostra richiesta, che serve ad evitare ulteriori ansie ai
contribuenti ed ai professionisti che li assistono, oltre che
evitare sanzioni pesanti derivanti dal ritardo degli
adempimenti" (ANSA).