(ANSA) - ROMA, 22 GEN - "Ribadiamo al Legislatore un modalità
più equa per il calcolo dei contributi a fondo perduto per
imprese e professionisti, che non devono essere basati su rigide
indicazioni di percentuali di perdita, ma sull'applicazione di
una percentuale sulle perdite effettivamente subite tra il 2019
ed il 2020, liberandosi e liberandoci dalla sindrome del 33% o
50% e dei codici Ateco che hanno causato forti discriminazioni".
Lo scrive, in merito al decreto Ristori, il presidente dell'Int
(Istituto nazionale tributaristi) Riccardo Alemanno, che precisa
come "la perdita effettiva di fatturato come base imponibile al
fine di attribuire ristori maggiori a chi ha avuto perdite
maggiori, senza però dimenticare nessuno ed evitando le evidenti
discriminazioni di chi si trovasse al disotto, a volte anche di
un nonnulla, delle rigide indicazioni del 33% o 50%". Il Governo
ed i ministeri competenti, va avanti la nota, "devono investire
maggiormente su tali contributi ed abbandonare la politica dei
bonus a pioggia. Sono tante le necessità delle attività
produttive nel Paese per soddisfarle ed aiutarle a superare la
crisi le istituzioni devono ascoltare maggiormente chi opera sul
campo e che ha consapevolezza di ciò che propone, ciò vale per i
contributi a fondo perduto ma anche per tutte le problematiche
collegate al welfare per il mondo del lavoro sia esso
dipendente, o autonomo dove la giusta pari dignità di peso
sociale non deve far dimenticare le differenti peculiarità dei
due macro-settori, tutto ciò sarà oggetto di lavoro delle nostre
Commissioni delegate", chiude il vertice dei tributaristi.
(ANSA).