(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Una volta reso noto il rapporto 2020
sul divario del gettito dell'Iva a livello Ue, "la Commissione
europea ha lanciato una consultazione pubblica per avere
indicazioni su come poter contenere il 'gap' tra l'Iva
effettivamente incassata dai Paesi membri e quella che era stata
preventivata, divario negativo di 140 miliardi di euro per il
2018 e stimato in 164 miliardi per il 2020, ovviamente tenendo
conto del peso della pandemia" e l'Istituto nazionale
tributaristi (Int), vi ha partecipato, "fornendo alcune
indicazioni, quali l'utilizzo a livello europeo della
fatturazione elettronica, l'armonizzazione delle aliquote Iva e
lo scambio dei dati amministrativi e commerciali tramite
un'unica piattaforma digitale, sia per le attività produttive,
sia per le autorità nazionali". Lo si legge in una nota della
stessa associazione professionale presieduta da Riccardo
Alemanno, secondo cui "resta prioritaria la problematica
sanitaria e occorre riuscire a contenere gli effetti del
Covid-19, altrimenti l'economia continuerebbe ad essere ostaggio
di una sorta di perverso gioco dell'oca", ma "al di là
dell'armonizzazione dell'Iva e della digitalizzazione delle
fatture che abbiamo indicato alla Commissione, sarebbe
necessaria l'armonizzazione dei sistemi fiscali dei Paesi membri
al fine di evitare differenziazioni che incidono inevitabilmente
sugli scambi e sulla stabilizzazione di attività produttive nei
Paesi con una pressione fiscale meno invasiva, non di meno
dovrebbero essere anche attuati stessi sistemi di controllo
sulla correttezza amministrativa e fiscale delle attività
produttive in ciascun Stato membro", si legge, infine, nella
nota dei tributaristi. (ANSA).