(ANSA) - ROMA, 03 GIU - In merito al restyling ai vertici
dell'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del
lavoro), a seguito del commissariamento dell'organismo e
l'allontanamento dell'ex presidente Mimmo Parisi, i consulenti
del lavoro formulano un auspicio: che "questa situazione di
transizione non generi ulteriori criticità, in termini di
continuità dell'azione che, in questo particolare momento
storico, risulterebbero deleterie per l'intero sistema". Nel
corso di un'audizione nella Commissione Bilancio della Camera
che esamina il decreto Sostegni bis, l'Ordine nazionale della
categoria professionale sottolinea come, nello schema del
provvedimento governativo, "il Direttore assume il ruolo di
legale rappresentate dell'Agenzia ed ha il potere e la
responsabilità della gestione operativa, il Cda assume, invece,
un ruolo più formale", perché "continuerà ad essere composto da
tre membri (il presidente, uno di nomina del ministero
dell'Economia e l'altro nominato dalle Regioni) che, però,
dovranno essere dirigenti pubblici, diversamente dall'assetto
finora espresso". A tal proposito,per il vicepresidente dei
consulenti del lavoro Francesco Duraccio, "val la pena di
ricordare che la partecipazione di un rappresentante delle
Regioni al Cda, che nella precedente accezione aveva un ruolo
anche e soprattutto di indirizzo politico dell'azione
dell'Agenzia, aveva tra le sue 11
finalità anche quella di conformare 'ab origine' le azioni
dell'Agenzia, nell'ottica della competenza legislativa
concorrente in materia tra Stato e Regioni. Nell'attuale
composizione, invece, c'è da ritenere che questo ruolo sarà,
evidentemente, meno, o per nulla, incisivo", conclude. (ANSA).