(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Se le semplificazioni sul decreto
antifrode, emerse dal confronto tra Parlamento e Ministero
dell'Economia si attueranno, non potremo che esserne
soddisfatti": con queste parole il presidente dell'Istituto
nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha commentato
le ipotesi di esclusione dei piccoli lavori edilizi dal visto di
conformità formale e dall'asseverazione dei costi per il
mantenimento e la gestione dei bonus fiscali, nonché la
decorrenza delle norme del decreto a partire dal 2022. Il numero
uno dell'Int e dell'Osservatorio sulla fiscalità di
Confassociazioni, puntualizza: "Avevamo chiesto questi
interventi già all'indomani della fulminea pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale del decreto, evidenziando come fosse
necessario nella sua conversione in legge porre rimedio ad una
situazione che da un lato vanifica i bonus e dall' altra
discrimina una parte di contribuenti e di professionisti,
pesando negativamente sui lavori di minore dimensione con
percentuale di detrazione del 50%, o del 65%, soprattutto a
danno delle imprese meno strutturate. Avevamo chiesto anche che
l'applicazione delle norme modificative entrasse in vigore dal
2022 e non con effetto immediato ed in taluni casi di fatto
retroattivo, pertanto bene questa correzione in corsa. Vorrei -
ha proseguito - evidenziare che si deve porre maggiore
ponderazione nell' emanare norme in ambito fiscale, evitando di
dare credito a chi vuole solo mantenere le proprie rendite di
posizione a danno dell'interesse generale del Paese e vedere le
problematiche su cui intervenire solo dal lato delle entrate e
non anche dell'equità e dello sviluppo". Per Alemanno, "anche in
termini di maggiore equità, di risparmio e nello spirito della
giusta concorrenza dei servizi professionali, è necessario
estendere il visto di conformità formale a tutti i
professionisti che svolgano la funzione di intermediario fiscale
abilitato", si chiude la nota dell'associazione professionale.
(ANSA).