(ANSA) - ROMA, 13 MAG - L'Istituto nazionale tributaristi
(Int), presieduto da Riccardo Alemanno ha inviato ai presidenti
delle Commissioni Affari Costituzionali e Istruzione pubblica,
beni culturali. Dario Parrini e Riccardo Nencini e ai relatori
Tatiana Rojc e Andrea Cangini al decreto sulle misure urgenti
per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
(Pnrr) una proposta di emendamento all'art.18 del testo
"contenente la riformulazione del comma 3 relativo alla
gestione dell'obbligo di fatturazione elettronica per i
contribuenti in regime agevolato, prevedendo un semestre senza
sanzioni, evitando esclusioni discriminatorie e concedendo a
tutti i contribuenti interessati maggiore tempo per adeguarsi
agli adempimenti connessi, senza ansie sanzionatorie". Lo si
legge in una nota dell'associazione professionale, in cui si
spiega che il testo "introduce, dal prossimo 1° luglio,
l'obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti
in regimi agevolati (forfettari e di vantaggio), che abbiamo
sostenuto e che condividiamo, ma la norma contiene
differenziazioni sulla decorrenza dell'obbligo, che comportano
complicazioni e confusione nonché una discriminazione tra
soggetti che, se applicano il regime forfettario, non sono certo
strutturati e ciò indipendentemente dai ricavi dichiarati.
Riteniamo che - va avanti la nota - in ambito fiscale, si debba
evitare di porre paletti la cui rigidità comporta
inevitabilmente discriminazioni. Bisogna, inoltre, evitare di
introdurre modifiche a un regime fiscale in corso d'anno, per
questo proponiamo la non applicazione delle sanzioni per tutto
il secondo semestre 2022 e non come attualmente normato solo su
base mensile per il primo trimestre di applicazione, spostando
l'applicazione delle sanzioni al 1° gennaio 2023 e concedendo
più tempo ai soggetti obbligati". "Anche gli intermediari
fiscali che inevitabilmente saranno, come sempre, direttamente
coinvolti nell'accompagnare i contribuenti interessati verso il
'nuovo' obbligo, potranno gestire questa transizione superando
l'ingorgo di adempimenti previsti per il mese di giugno",
dichiara Alemanno, secondo cui "a chi paventa costi pesanti per
i nuovi obbligati, dico che oggi, rispetto all'originaria
introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica, gli studi
e gli stessi contribuenti sono ormai in confidenza con la
fatturazione digitale e che per i soggetti con ricavi
estremamente contenuti e conseguente minima emissione di
fatture, ci sono i sistemi gratuiti messi a disposizione
dall'Amministrazione finanziaria". (ANSA).