L'Istituto nazionale tributaristi
(Int) ha inviato una nota ai propri iscritti, in cui comunica
che da ieri, 6 giugno, possono eleggere il proprio domicilio
digitale, indicando un indirizzo Pec dove ricevere tutte le
comunicazioni ufficiali della Pubblica amministrazione.
Finalmente, recita una nota, "inizia l'operatività dell'Inad
(Indice Nazionale dei Domicili Digitali), che per il momento
riguarda la possibilità di inserire in un elenco pubblico il
proprio indirizzo Pec, poiché per la consultazione si dovrà
attendere il 6 luglio, data da cui il domicilio sarà
consultabile sia dai soggetti privati che dalla Pa".
Il Presidente dell'Int Riccardo Alemanno riferisce che "negli
anni, come tributaristi, abbiamo dovuto superare i problemi
causati dall'impossibilità di inserire la nostra Pec in un
elenco consultabile pubblicamente, problemi poi risolti grazie
all'impegno e alla collaborazione con la dirigenza
dell'Amministrazione finanziaria, per esempio, nell'invio dei
dati al Sistema Tessera sanitaria, in qualità di intermediari
fiscali abilitati, o per l'acquisizione della Pec da parte
dall'Agenzia delle Entrate ai fini degli obblighi
antiriciclaggio a cui è soggetto, al pari degli altri
professionisti contabili, il tributarista". E prosegue:
"Avvieremo inoltre un confronto con l'Agenzia delle Entrate per
capire, proprio ai fini dell'antiriciclaggio e delle altre
necessità professionali, come ottimizzare al meglio l'utilizzo
del nuovo domicilio digitale. Grazie, pertanto, ai ministeri
competenti e all'Agid che hanno portato a termine il percorso di
attivazione dell'Inad, in cui auspico che, in un ragionevole
lasso di tempo, possano confluire tutti gli indirizzi Pec delle
varie professioni oggi presenti in altri elenchi pubblici e
non", termina la nota dell'Int.
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