(ANSA) - ROMA, 30 APR - "Il rischio, più che mai concreto e,
purtroppo, in buona parte già palese, del 'default'
dell'economia del Paese che, finito il 'lockdown', vedrà una
miriade di piccole-medie aziende impossibilitate a riaprire,
avrebbe richiesto procedure eccezionalmente snelle, di immediata
fruizione, sottoposte a condizioni minime e comunque tali da non
creare inutili conflitti, prive di lacci e lacciuoli
burocratici". E' l'allarme contenuto nel documento consegnato
ieri dall'Associazione nazionale dei commercialisti (Anc) alle
Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera,
che esaminano il decreto imprese. Il sindacato professionale,
dichiara il presidente Marco Cuchel, "pur riconoscendo lo sforzo
eccezionale del Governo di fronte ad una emergenza che può
definirsi epocale, ha voluto evidenziare la criticità di alcune
delle misure previste, così come l'opportunità di compiere
scelte più coraggiose, che permettano di rispondere con estrema
tempestività ed efficacia alle urgenze economiche delle imprese
e dei cittadini", recita la nota dell'Anc. (ANSA).