(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Prima "esclusi dai contributi a
fondo perduto", poi lo stop al bonus da 600 a 1000 euro ad
aprile e maggio per coloro che lo hanno ottenuto a marzo. E,
così, "in pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
del decreto rilancio le tutele attese dai professionisti sono
evaporate", dunque il Comitato unitario delle professioni (Cup)
e la Rete delle professioni tecniche (Rtp) hanno convocato gli
Stati generali delle professioni italiane, il 4 giugno 2020.
"Una manifestazione, che sarà trasmessa online su tutti i social
network, necessaria per far sentire al Governo il malessere di
una componente produttiva essenziale del Paese e, quindi, far
correggere il decreto durante il passaggio parlamentare della
conversione in legge. Quelle degli studi professionali, infatti
- scrivono gli Ordini - sono state ritenute attività essenziali
e in quanto tali escluse dall'elenco delle chiusure imposte per
legge durante il periodo di "lockdown" per prevenire e arginare
i contagi da Covid-19". E aggiungono, i presidenti del Cup e
della Rtp Marina Calderone ed Armando Zambrano: "Si tratta di
un'inaccettabile discriminazione per 2,3 milioni di
professionisti, contro la quale ci batteremo in ogni modo".
Dalle 10:30 del 4 giugno, recita una nota, i presidenti degli
Ordini, i principali leader di partito ed alcuni giornalisti
economici discuteranno del "Manifesto delle professioni per la
ripartenza": è, riferiscono, un documento che esprimerà il
lavoro "quotidiano e silenzioso" di esponenti di diverse
categorie, e la loro funzione "sussidiaria" nei confronti delle
Istituzioni. (ANSA).