(ANSA) - ROMA, 23 SET - C'è tanto "il trasporto dei
lavoratori su veicoli privi di qualunque mezzo di sicurezza,
costretti a viaggiare in piedi, o seduti a terra, con indumenti
inidonei al lavoro nei campi", quanto l'attività occupazionale
'in nero' e "la mancata retribuzione per intero" nella lista
redatta dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro che, in
un approfondimento appena pubblicato, compie un 'excursus' tra
le sentenze della Corte di Cassazione, emesse dal 2015 a oggi,
al fine di illustrare le caratteristiche dello sfruttamento,
individuandone gli 'indici rivelatori'. Una delle pronunce
evidenziate nel report, concernente le mansioni affidate agli
stranieri, è che le condizioni di sfruttamento, alle quali
vengono sottoposti i lavoratori (extracomunitari), devono essere
individuate negli "orari di lavoro assai gravosi", nelle
"assenze di pause e permessi", nella "assenza di contratti
stipulati dai lavoratori", condizioni tutte assolutamente
incompatibili con quelle previste dalla contrattazione
collettiva vigente", nel "fatto che i lavoratori siano costretti
ad accettare il prelievo" di danaro "dalla loro esigua paga e a
farsi trasportare in condizioni affatto disumane sui campi di
lavoro", si legge. (ANSA).